La Russia sta negando l’accesso degli aiuti umanitari nelle aree occupate colpite dagli allagamenti causati dal crollo, all’inizio del mese, della diga Nova Kakhovka. “Le Nazioni Unite si sono impegnate con i governi dell’Ucraina e della Federazione Russa per quanto riguarda la consegna di aiuti umanitari a tutte le persone colpite dalla devastante distruzione della diga di Kakhovka”, ha affermato Denise Brown, coordinatrice umanitaria dell’Onu per l’Ucraina, aggiungendo che la Russia ha finora rifiutato la richiesta delle Nazioni Unite di accedere alle aree sotto la sua occupazione.
L’Onu ha esortato le autorità russe “ad agire in conformità con i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario” e ha dichiarato che le Nazioni Unite continueranno a cercare il necessario accesso alle aree colpite occupate dalla Russia. Il bilancio delle vittime del crollo della diga è salito ad almeno 45 persone, hanno riferito i funzionari dell’Organizzazione. Gli allagamenti hanno anche trasportato acqua sporca a valle e al largo della costa meridionale, con gravi rischi per la salute.
La scorsa settimana, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto il sostegno internazionale per aiutare a salvare le vittime del crollo della diga nelle aree dell’Ucraina occupate dai russi e ha accusato la Russia di non fornire “alcun vero aiuto alle persone nelle aree allagate. Nel territorio occupato, è possibile aiutare le persone solo in alcune aree: i terroristi russi – ha aggiunto – stanno facendo di tutto per rendere il maggior numero possibile di vittime del disastro”.
Sempre sette giorni fa Saviano Abreu, portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanityari aveva detto: “Le Nazioni Unite si sono impegnate con i governi dell’Ucraina e della Federazione Russa per garantire l’accesso a tutti i civili colpiti dalla devastante distruzione della diga di Kakhovka”, precisando poi “Operativamente abbiamo barche, personale e rifornimenti pronti a partire”.
Tuttavia, “la Federazione Russa deve ancora fornire le garanzie di sicurezza di cui abbiamo bisogno per attraversare la linea del fronte verso la riva sinistra del fiume Dnipro, compreso Oleshky. Garanzie necessarie per la sicurezza del nostro team e per non creare ulteriori rischi per le persone che intendiamo servire. Le Nazioni Unite continueranno a fornire assistenza salvavita nelle aree controllate dall’Ucraina e compiranno ogni sforzo per garantire di poter raggiungere tutte le persone che sono rimaste bloccate dalle inondazioni e necessitano urgentemente di assistenza salvavita, indipendentemente da dove si trovino”.