Barbara Politi: “Pronta al mio debutto su Linea Azzurri”
Debutterà domenica 2 giugno, alle ore 20 su Sportitalia, la trasmissione Linea Azzurri. Il format, ideato da Angelo Maietta e che vanta il patrocinio morale del Coni, vedrà alternarsi alla conduzione 5 volti già apprezzati dal pubblico. Padrona di casa della prima puntata, ma anche della quarta, sarà Barbara Politi, giornalista professionista e conduttrice televisiva.
Barbara, come nasce il tuo coinvolgimento in Linea Azzurri?
Un po’ per caso direi. Ho conosciuto l’ideatore, Angelo Maietta, e la sua squadra, lo scorso febbraio, durante il Festival di Sanremo, dove io ero inviata come giornalista. Seguivo le giornate del festival dalla sala stampa dell’Ariston e da Casa Sanremo. Devo dire che è nata subito una bella sintonia professionale. Il professor Maietta ha un intuito particolare per i professionisti che fanno il loro lavoro spinti da una grande passione. E questo, chi mi conosce lo sa, è il mio caso. Maietta ha pensato di introdurmi in questo viaggio straordinario alla scoperta degli sport olimpici e sono stata entusiasta di accettare.
Saranno due le puntate da te condotte: ci regaleresti qualche anticipazione?
Sì, innanzitutto sono stata felice di aver intervistato un uomo e una donna: Tommaso Marini e Laura Rogora. Quindi, due storie completamente differenti, così come lo sono le discipline, vissute da due punti di vista ovviamente diversi. Ho avuto l’opportunità di conoscere il campione e la persona, la sua carriera sportiva ma anche la sua umanità. Ho incontrato le famiglie, gli allenatori, i luoghi di coltivazione di questo grande talento, le città. È stato emozionante addentrarmi in un mondo che non conoscevo.
Sei molto attiva anche nel mondo del food…
È una passione che ho scoperto una decina di anni fa, quando stanca della routine dei telegiornali (in cui sono nata) ho voluto sperimentare un racconto più creativo, energico, emozionale. E infatti nel mondo del food&wine ho trovato il giusto appagamento, in tutti i sensi. Conduco programmi televisivi, tantissimi eventi, sono spesso nelle giurie tecniche dei festival e seguo i maggiori eventi fieristici d’Italia. È divertente. Ma, come sempre dico, la settorialità deve essere un valore aggiunto, mai un limite. Quindi sono aperta a nuove frontiere e temi.
Come nasce, invece, la tua passione per lo spettacolo?
Da bambina. Sono sempre stata estrosa. Pensate che a 14 anni mi divertivo a ballare in famiglia davanti alla telecamerina. E poi, dopo gli studi universitari, la passione per il giornalismo. A 23 anni ho condotto il primo telegiornale e da quel momento la televisione, che è stato il mio primo amore, mi ha sempre accompagnata, anche quando ho sperimentato segmenti diversi della mia attività professionale, come la carta stampata e uffici stampa di grande responsabilità. Oggi, con un bel bagaglio alle spalle, posso dire di voler scegliere ciò che più mi far stare bene e ciò per cui mi sento davvero nata, essendo io una persona molto spontanea e mobile. Il racconto televisivo.
Quale vorresti fosse il prossimo step della tua carriera?
Ecco, mi piacerebbe raccontare una bella storia in tv, qualcosa che nutra gli animi della gente.
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