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Bach (Cio) incontra Meloni: “Khelif è donna, faremo chiarezza”

di Cristiana Flaminio -


Il presidente del comitato olimpico Thomas Bach ha incontrato la premier italiana Giorgia Meloni a cui ha ribadito: “Imane Khelif è una donna”. Ma se con una frase Bach accarezza e difende la scelta di ammettere ai giochi la pugile algerina già squalificata dall’Iba (e con cui il Cio ha ingaggiato da anni una guerra senza quartiere) con l’altra tende la mano alle istanze di chi chiede di migliorare i criteri di ammissione. Anche perché Meloni è pur sempre il presidente del consiglio italiano e il nostro Paese ospiterà i giochi invernali del 2026. Meglio, per tutti, non andare allo scontro frontale. Bach ha spiegato che quello con Giorgia Meloni “è stato un incontro positivo” nell’ambito del quale si è parlato “anche del caso Carini”. Il presidente del Cio ha affermato: “Lei, Imane Khelif, è una donna e ha fatto competizioni per sei anni a livello internazionale ma siamo rimasti d’accordo di restare in contatto per rendere la situazione più comprensibile”. Un arzigogolo verbale per dire che il Cio si impegnerà a rendere più eque le gare in futuro: “Condividiamo punti di vista e siamo d’accordo sul chiarire e migliorare il background scientifico di cui abbiamo parlato”. Un altro arzigogolo verbale. L’importante, per Bach, è aver salvato i giochi di Milano-Cortina: “La premier ha confermato il pieno supporto del governo per il successo dei prossimi giochi invernali”.


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