Automotive, Urso pronto a riaprire i rubinetti delle risorse
“Faremo i compiti a casa per il 17 e vedrete che compiti”, sulla situazione dell’automotive in crisi il governo sembra pronto a ripercorrere la strada che condurrà a riaprire i rubinetti. Così ha detto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, parlando in audizione al Senato del prossimo incontro del tavolo sull’automotive previsto per il 17 dicembre. “Ho chiesto ai ministri Giorgetti e Calderone – ha aggiunto – di essere presenti al tavolo, affinché il governo come tale possa dare certezza sugli impegni che noi avremo sul fronte industriale, sul fronte degli strumenti di sostegno al lavoro e sul fronte economico”.
Penso che in quella sede – ha precisato Urso – potremo riuscire a dire che nel prossimo anno vi saranno risorse per il settore dell’automotive, almeno pari o anche superiori a quelle che erano previste in origine nel Fondo Automotive, che saranno integralmente destinate al sostegno agli investimenti produttivi delle imprese”.
Il proposito è di mettere insieme almeno 750 milioni di euro in più, sia guardando a quanto previsto dalla manovra sia per i contratti di sviluppo finanziati con i bandi del Pnrr. Ma c’è pure l’auspicio a individuare risorse in più da appostare in legge di Bilancio. In questo modo potrà essere raggiunto un insieme di risorse che possa aspirare ad essere pari se non superiore a quanto fu inizialmente previsto per l’anno prossimo prima della decurtazione del Fondo automotive. Perciò l’indicazione del nome del titolare del ministero dell’Economia, impegnato a svolgere verifiche utili a capire quanto potrà essere stanziato.
Nei giorni scorsi Urso aveva già precisato che le risorse che verranno appostate dovranno servire totalmente a provare ad assicurare ossigeno all’intera filiera dell’auto, non agli incentivi per l’acquisto di nuove autovetture. Ossigeno che serve ad restituire fiducia ai vari segmenti della filiera, a partire da quella della componentistica in forte affanno.
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