In Austria vince l’ultradestra di Fpoe, un altro flop per Bruxelles
In Austria non c’è stata partita: vince il Fpoe, il Partito della Libertà con quasi il 30 per cento dei voti. E per Bruxelles si tratta di un altro campanello d’allarme che non si può più sottovalutare. La formazione, guidata da Herbert Kickl che si è aggiudicato il 29,2% dei consensi, si incasella nel gruppo dell’ultradestra e, a Strasburgo, siede tra i banchi dell’opposizione nella formazione dei Patrioti. Il grande sconfitto della tornata elettorale austriaca è stato il partito popolare del cancelliere uscente Karl Nehammer che ha perduto ben undici punti percentuali attestandosi al 26,5%. Ma la crescita dell’ultradestra austriaca, se possibile, è stata addirittura più vistosa del calo dei popolari: l’Fpoe, in Austria, ha visto crescere il suo elettorato del 13%. Continuano le vacche magre per il centrosinistra. I socialdemocratici salvano la faccia ottenendo il 21,1% dei suffragi, riuscendo sostanzialmente a confermare i risultati ottenuti nell’ultima tornata perdendo solo lo 0,1% dei consensi. Tracollo dei Verdi che perdono quasi 6 punti (-5,9%) attestandosi all’8 per cento mentre i liberali si confermano al 9%. Adesso, per Fpo e Kickl, c’è il dilemma governo. Nonostante la lusinghiera affermazione al voto, il Partito della Libertà non ha i numeri per governare da solo. Si impone una politica di alleanze. Che, però, non sarà così facile da tessere. I popolari dell’Ovp si leccano le ferite mentre Karl Nehammer ha bollato come “amara” la sconfitta patita alle elezioni. Tuttavia non ci sarebbe una chiusura netta, da parte del centrodestra austriaco, a una collaborazione con Fpoe. A patto che Herbert Kickl, già impostosi all’attenzione pubblica dell’elettorato austriaco per essere stato un ministro degli Interni abbastanza netto e intransigente, rinunci al cancellierato. Per adesso, però, Kickl non ci pensa e si gode il trionfo elettorale: “Siamo pronti a portare avanti questo cambiamento in Austria fianco a fianco con il popolo. Gli altri partiti dovrebbero chiedersi dove si trovano in materia di democrazia”. La sconfitta più pesante, però, non è per Nehammer bensì per Bruxelles. Che si ritrova a dover registrare un altro risultato elettorale a dir poco sfavorevole nei confronti delle maggioranze che guidano le istituzioni comunitarie. Esultano, perciò, dalla minoranza dei Patrioti e dall’Italia, il capodelegazione Lega al Parlamento Europeo, Andrea Borchia, rivolge complimenti e auguri ai colleghi di Fpoe: “Siamo estremamente felici per lo straordinario successo degli amici di Fpoe, storici alleati Lega, alle elezioni austriache. Congratulazioni per questo risultato senza precedenti, che conferma la grande voglia di cambiamento dei cittadini nei confronti delle forze di establishment che malgovernano anche a Bruxelles: la famiglia dei Patrioti continua a crescere sempre di più, in tutta Europa. Avanti tutta”.
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