Attualità

Aumentano i reati: chi li contrasta nelle città?

di Angelo Vitale -


Aumentano i reati, dal 2013: è la prima volta. Azzerata la “pausa” dell’emergenza Covid, le denunce, favorite da una maggiore consapevolezza dei cittadini, aumentano del 3,8% nel 2023. Picco di omicidi, percosse, lesioni e rapine secondo la lettura dei dati del Viminale attraverso l’Indice della Criminalità redatto dal Sole24Ore. L’allarme sociale diffuso è quindi reale, a leggere numeri che comunque vanno presi con le pinze, se solo nei primi mesi del 2024 questa impennata scema. Reati che accomunano, di più o di meno, tutte le province. A significare quanto sia sterile una aspra polemica contro questa o quella amministrazione locale, considerato che nessun territorio sembra custodire la ricetta per liberare la propria comunità da un vortice di reati gravi e meno gravi. Il 30% dei reati avviene a Milano, Roma e Firenze: le tre metropoli registrano 6mila episodi ogni 100mila abitanti. Al Sud diminuisce la fiducia dei cittadini nelle istituzioni se il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, registra una bassa propensione alla denuncia su abusi e piccoli reati che incidono sulla qualità della vita quotidiana. Aumentano i reati. E non aiuta, circa il fenomeno di questa impennata, quanto amaramente constata l’ex magistrato Francesco Greco, oggi delegato alla Sicurezza di Roma Capitale, quando constata che dal primo gennaio a fine giugno di quest’anno siano state arrestate a Roma circa 200 persone per borseggio. Quasi tutte sono state rapidamente rilasciate dopo la denuncia. E la domanda è: chi contrasta i reati?


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