Cultura & Spettacolo

Attico sul Mare si tuffa in cucina con vista dove l’acqua è più blu

di Nicola Santini -


Siamo a Grottammare, al confine con San Benedetto del Tronto e nel cuore della Riviera delle Palme. Il ristorante si chiama Attico sul mare e occupa il secondo piano dello storico Palazzo Kursaal, elemento centrale nella vita cittadina. Nato nel 1870 come punto di ricreazione e ristoro a ridosso della spiaggia, fu completamente restaurato nel 1952 per farne uno dei dancing piu alla moda dell’intera costa adriatica. Una struttura stile liberty costruita sul mare e da cui si può assaporare alla perfezione la cornice mozzafiato della distesa adriatica. Nonostante l’eccellente reputazione, ci sono finito quasi per caso, attratto, durante una passeggiata. I profumi hanno fatto il resto, insieme alla fortuna di trovare un tavolo con vista.
Il contrasto la fa da padrone. Proprio per esaltare i colori e le sensazioni stimolate da questa location unica, la sala del ristorante si caratterizza per un design dalle linee sinuose e pulite, apparecchiature candide, sfumature tenui e sedie di design dove predomina il colore bianco, che insieme al blu marino regala una cornice vacanziera ma di grande eleganza. Un meraviglioso pianoforte nero a coda che testimonia il legame con la musica che si respira all’interno del palazzo e, soprattutto, la sinfonia di sapori proveniente dalla cucina.
Al piano superiore la “torretta” richiama quello stile liberty dell’intero palazzo che ben combacia con il lungomare sottostante, e permette suggestive cene en plein air. Non è stato il mio caso ma volendo si può prenotare in esclusiva con un solo tavolo a sera, questo spazio suggestivo permette di cenare a lume di candela osservando la luna che si specchia nelle onde del mare.
Gestito dal 2007 da Simone e Sara Marconi, due fratelli che hanno nel sangue l’amore per la buona cucina, il rispetto per la materia prima ed il sorriso per i loro ospiti, la filosofia culinaria raccoglie la sapienza marchigiana di Jolanda e Vera: due nonne, due cuoche eccezionali, che avevano a cuore far star bene chiunque passasse per la loro sala da pranzo. Storicamente nonna Jolanda vendeva il pescato del giorno che nonno Giacomo riportava dalla pesca, mentre nonna Vera cucinava la cacciagione che nonno Gino riportava dalle battute di caccia.
La famiglia Marconi propone una cucina elegante, in equilibrio tra la tradizionalità delle ricette del territorio, come il brodetto alla sambenedettese o l’insalatina di mare, e l’innovazione contemporanea. Proprio in virtù delle loro origini, i Fratelli Marconi, padroni di sala, maitre il primo, sommelier la seconda, conoscono alla perfezione i prodotti utilizzati in tutte le preparazioni, dato che si tratta di materia prima marchigiana a chilometro e miglio zero. Questa ricerca e rispetto della territorialità si traduce quindi nell’acquisto di pescato freschissimo del mare Adriatico, carne da produzioni controllate e olio di produttori locali, nella panificazione con farine macinate a pietra e nell’utilizzo di prodotti del proprio orto.


Torna alle notizie in home