Attacco Houthi nel Mar Rosso ad un mercantile greco
I ribelli Houthi dello Yemen, che l’Iran è accusato di sostenere, hanno attaccato un mercantile portarinfuse greco nel Mar Rosso. Gli Houthi hanno lanciato nelle scorse ore cinque missili balistici antinave da aree dello Yemen sotto il loro controllo verso il Mar Rosso e la portarinfuse M/V Laax, di proprietà greca, battente bandiera delle Isole Marshall, ha riferito di essere stata colpita da tre missili, ha reso noto il Centcom precisando che l’imbarcazione è stata comunque in grado di proseguire. Non vengono segnalati feriti.
Il Centcom precisa che sono stati inoltre distrutti cinque sistemi Uas (uncrewed aerial systems) sul Mar Rosso, lanciati da zone dello Yemen sotto il controllo degli Houthi. “E’ stato stabilito che i sistemi rappresentavano una minaccia imminente per i mercantili nella regione – si legge in un aggiornamento condiviso su X – Queste azioni vengono intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere più sicure le acque internazionali per le imbarcazioni”.
Solo due giorni fa i miliziani yemeniti Houthi avevano rivendicato di aver condotto attacchi contro due navi nell’Oceano Indiano, la Larego Desert e MSC Mechela, e un altro mercantile nel Mar Rosso, Minerva Lisa, riferendo di aver attaccato due cacciatorpediniere statunitensi nel Mar Rosso.
Secondo un’analisi Ispi dell’aprile scorso “Cinque mesi, due missioni navali e dozzine di missili dopo, la crisi nel Mar Rosso prosegue. Gli Houthi continuano a minacciare il naviglio commerciale del mondo, tanto che ancora la settimana scorsa il traffico di portacontainer, portarinfuse, petroliere e metaniere per lo Stretto di Bab el-Mandeb era in calo di quasi il 70% rispetto a novembre. Il costo dei noli commerciali, esploso nell’incertezza delle prime settimane di crisi, si è oggi assestato su un valore ben più alto rispetto al passato recente. Trasportare un container da Shanghai a Genova costa infatti oltre 2,5 volte in più, mentre anche rotte non direttamente coinvolte dalla crisi (come quella Shanghai-Los Angeles attraverso il Pacifico) hanno visto i costi aumentare del 60%. E più il tempo passa, più la crisi sembra destinata a durare ancora a lungo”.
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