Inizia l’assemblea M5s, Conte traccia la via al progressismo
Il M5s alla resa dei conti: inizia l’assemblea costituente e il Movimento dovrà decidere il suo futuro, se procedere al parricidio (politico) definitivo liberandosi dell’ingombrante presenza di Beppe Grillo. Giuseppe Conte ostenta sicurezza, calma e tranquillità. Nonostante le ferocissime polemiche che hanno anticipato il lungo processo che ha portato il M5s all’assemblea costituente. La sua posizione è chiara: Conte sceglie la via dei “progressisti” e, quindi, dell’alleanza strutturale del campo largo con il Partito democratico. Insieme a lui c’è Alessandra Todde, eletta da qualche tempo governatrice in Sardegna, che a Repubblica afferma la sua idea: il M5s deve “uscire dalla pubertà” e scegliere cosa diventare da grande. Nella consapevolezza che il Movimento “non sarà un cespuglio” del centrosinistra. Roberto Fico, ex presidente della Camera ad Agorà week su Rai3 ha teso la mano proprio a Grillo: “Lui e io insieme abbiamo fatto in 20 anni tante cose e tanta strada insieme. Ci siamo sempre sentiti, anche se nelle ultime settimane no. Lui è il fondatore e il garante. Ed io credo che è bene che tutti partecipino e possano dire fino in fondo come la pensano. Io non so se verrà. Ma il Movimento Cinque Stelle è la sua casa: se verrà saremo tutti contenti”. E quindi ha aggiunto: “Il tempo passa e le cose cambiano ma anche si rinforzano: non abbiamo perso l’anima. Credo possa essere modificata perché siamo oggi in una nuova fase, poi decideranno gli iscritti come è giusto che sia”. Sulla posizione politica del M5s, Fico è sicuro: “Non c’è dubbio che molti dei temi che porta avanti Elly Schlein sono temi in cui mi ritrovo e si ritrova anche il Movimento. Detto questo, il Movimento Cinque Stelle è profondamente diverso dal Pd. Ha un’altra storia e un’altra identità e sono i territori a decidere anche la questione delle alleanze. L’importante è che noi ci riconosciamo e ci definiamo progressisti: perché sono i nostri temi che sono progressisti. Dall’acqua pubblica al consumo zero del suolo pubblico. Parlare con il Pd può aiutarci sicuramente a realizzare i nostri obbiettivi su questi temi ed è per questo il nostro interlocutore privilegiato”.
Dall’area dem si alza la voce di Goffredo Bettini che, intervistato dal Quotidiano Nazionale, afferma: “Conte ha già fatto una scelta coraggiosa e limpida, collocandosi nel campo progressista. Su questo ha messo in gioco il suo stesso ruolo di leader. Nelle prossime ore ci sarà un voto ampio, democratico e diretto nella convenzione del suo Movimento”. E ha aggiunto: “C’è Grillo che lancia strali, c’è una parte del gruppo dirigente che vuole libertà di manovra a tutto campo, volendosi definire né di destra e né di sinistra. Se vince l’attuale Presidente, inizia invece un’altra storia. Legittimata dai militanti che avranno scelto, con i loro valori, le loro identità, le loro priorità, di camminare insieme con la sinistra verso la scadenza decisiva delle prossime elezioni per il governo della Repubblica. Perché, in caso di una nuova vittoria della Meloni e della destra, cambierebbe davvero in peggio la prospettiva democratica e di libertà, non solo in Italia ma nell’intera Europa”.
Torna alle notizie in home