Arrestato con 170 grammi di hashish in Russia: un 30enne italiano rischia 20 anni di carcere
Un cittadino italiano è stato arrestato in Russia perché trovato in possesso di “170 grammi di hashish”, rischia 20 anni di carcere. Lo ha riferito il canale Telegram del Servizio doganale della Russia, precisando che l’italiano avrebbe “30 anni” ed è stato fermato in sella a una motocicletta mentre entrava in Russia dalla Lettonia attraverso il valico di Ubylinka. Secondo le dogane russe, le autorità sono state insospettite da un involucro che, dopo un test rapido, “ha evidenziato la presenza di una sostanza stupefacente. Il successivo esame ha confermato che le confezioni contenevano hashish”. L’italiano, si legge su Telegram, rischia fino a 20 anni di carcere. Non sono ancora note le reazioni sull’accaduto da parte della Farnesina o del ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha in corso i preparativi per una missione a Monaco di Baviera nel corso della quale avrà incontri con la collettività italiana, il sistema imprenditoriale e presso lo European Southern Observatory.
Fino alla fine del 2023 erano solo due i cittadini italiani detenuti nel territorio della Federazione Russa, uno già condannato e uno in attesa di giudizio. In totale, gli italiani detenuti all’estero erano, sempre secondo l’Annuario statistico del ministero degli Esteri, 1924.
Il più recente e clamoroso riflesso del sistema giustizia della Federazione Russa è stato quello che riguarda due inviati della Rai inseriti dalle autorità giudiziarie nelle liste dei ricercati per aver svolto il loro lavoro in territori ove è in corso il conflitto tra Russia e Ucraina e che la Federazione Russa aveva considerata off limits per gli operatori dell’informazione. Una vicenda arrivata anche all’emissione di un mandato di arresto nei confronti dei due inviati Rai.
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