Politica

Arrestata l’assistente di Fulvio Martusciello. Il suo avvocato: Lei era una segretaria, mera esecutrice di ordini

di Ernesto Ferrante -


Le indagini che coinvolgono l’europarlamentare, nonché coordinatore regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello, hanno avuto uno sviluppo clamoroso. Su mandato dell’autorità giudiziaria belga, è stata arrestata la sua assistente, Lucia Simeone, conosciuta anche con il nome di Luciana.

Originaria di Ercolano, è una sorta di segretaria generale dei suoi uffici, legata al politico azzurro da un rapporto di grande fiducia. L’arresto è stato confermato da fonti parlamentari italiane di Forza Italia. La notizia circola anche negli ambienti europei del partito.

Simeone è stata rintracciata e arrestata dalla Polizia di Stato nel Casertano. Condotta al carcere napoletano di Secondigliano, risponde di associazione a delinquere, riciclaggio e corruzione.

Il papabile candidato governatore della Campania è sotto i riflettori per il suo coinvolgimento, seppur non da indagato, nello scandalo Huawei. Questo caso ha scosso il Parlamento Europeo a seguito dell’operazione “Génération” della polizia belga, un’inchiesta su vasta scala che si è allargata anche a Francia e Portogallo e mira a far luce sulle attività del colosso cinese delle telecomunicazioni. Il coordinatore di Forza Italia ha ribadito di non essere indagato e ha dichiarato di non aver mai ricevuto regali né di aver favorito in alcun modo Huawei.

È ancora presto per ipotizzare le ricadute politiche di questa nuova grana per Martusciello, ma con l’ex ministro della Cultura Genny Sangiuliano fuori dai giochi e il ministro dell’Interno della Lega Matteo Piantedosi non convinto del “trasloco”, salgono le quotazioni come candidato governatore della Campania del sottosegretario agli Esteri Edmondo Cirielli, esponente di spicco di Fratelli d’Italia.

AGGIORNAMENTO

Lucia Simeone comparirà davanti al giudice Corinna Forte della Corte d’Appello di Napoli sabato mattina per l’interrogatorio di garanzia. Al momento, rileva Adnkronos, non è ancora chiaro se l’inchiesta che ha portato al suo arresto possa essere collegata a quella sul presunto giro di corruzione che coinvolgerebbe lobbisti che operavano per il colosso cinese delle Huawei.

Sempre Adnkronos riporta alcune dichiarazioni del difensore della donna che potrebbero, all’esito dell’interrogatorio e se corroborate da un simile atteggiamento di Lucia Simeone, condurre a nuovi e clamorosi sviluppi. “Ancora non sappiamo nello specifico a cosa siano collegate le accuse” dice l’avvocato Antimo Giaccio, che difende l’indagata. “Lei – precisa – era comunque una mera esecutrice di ordini, svolgeva il ruolo di segretaria”.


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