Attualità

Ariel Castro, il mostro di Cleveland

di Francesca Petrosillo -


I mostri esistono e spesso sono molto più vicini di quanto possiamo immaginare. Come nel caso di Ariel Castro, meglio conosciuto come “il Mostro di Cleveland”, che ha rapito, rinchiuso e violentato tre giovani donne per diversi anni. La prima vittima del mostro di Cleveland è stata Michelle Knight. Era il 23 agosto 2002 quando la ventunenne si stava dirigendo verso il tribunale della città dove l’aspettava un’udienza per la custodia del figlio. La ragazza viene affiancata da un uomo in auto che le offre un passaggio. Lo riconosce, era il papà di una sua amica, si fida e sale in macchina. Con una scusa Ariel Castro riesce a deviare verso casa sua e una volta arrivati la aggredisce, la violenta e la rinchiude in una stanza, incatenandola al letto, dove rimarrà fino al 2013. Alla scomparsa della ragazza non viene dato troppo peso, la madre stessa pensa possa esser scappata per sfuggire alle sue responsabilità. La seconda vittima è stata Amanda Berry, rapita utilizzando lo stesso modus operandi utilizzato con Michelle. Ma la storia di Amanda è più complessa: dagli abusi subiti dall’uomo nasce una bambina, Jocelyn. La terza e anche ultima vittima di Ariel Castro è la piccola Georgina DeJesus, di soli 14 anni, rapita nell’aprile del 2004 dopo una passeggiata con la figlia del rapitore. Gli anni dal 2002 al 2013, che le tre ragazze passano nella casa degli orrori, sono lunghi e infernali.
La svolta avviene il 6 maggio 2013, quando Amanda riesce finalmente a fuggire. Approfittando di un momento di distrazione di Castro, Amanda trova la forza di urlare e chiedere aiuto. Le sue grida vengono sentite da un vicino di casa, che accorre portandola fuori. Poco dopo sul posto arriva anche la polizia che libera Michelle e Georgina, poi rintraccia e arresta Castro. Con più di 937 capi d’accusa, Ariel Castro è stato condannato a scontare più di mille anni in carcere senza condizionale. L’uomo si è suicidato nella sua cella impiccandosi dopo solo un mese di detenzione. La sua casa al 2077 di Seymour Avenue, teatro di anni di orrori, è stata demolita il 7 agosto del 2023. Le tre donne, nonostante il trauma subito, hanno cercato di ricostruire le loro vite. Michelle, Amanda e Gina DeJesus sono diventate simboli di forza e sopravvivenza, un esempio di come la speranza, anche nelle situazioni più disperate, possa prevalere.


Torna alle notizie in home