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Milei come Trump: anche l’Argentina lascia l’Oms

di Giovanni Vasso -


Anche l’Argentina ha deciso di abbandonare l’Oms. Nemmeno a Buenos Aires è piaciuto il comportamento, le scelte e le decisioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità all’epoca del Covid. Un’era che, per l’Argentina, ha coinciso con il lockdown più lungo di tutti, durato ben sette mesi con risultati che, sul fronte sanitario, non sono parsi per nulla entusiasmanti dal momento che si sono registrati nel Paese sudamericano poco meno di 1,4 milioni di casi e 37mila decessi.

A dare l’annuncio è stato Manuel Adorni, portavoce del presidente, Javier Milei, che ha evidentemente brandito il suo ormai celebre motosega contro l’Oms: “Il presidente Javier Milei ha incaricato il ministro degli Esteri Gerardo Werthein di ritirare l’ Argentina dall’ Oms. La decisione si basa sui profondi contrasti riguardo alla gestione sanitaria durante la pandemia, che, insieme al governo di Alberto Fernández, ci hanno portato al lockdown più grande della storia dell’umanità”, ha affermato Adorni.

Il governo Milei ne fa una questione anche di sovranità: “Non permetteremo che un organismo internazionale intervenga sulla nostra sovranità, tanto meno sulla nostra salute”. A chi si chiedeva se, uscendo dall’Oms, l’Argentina potesse andare incontro alla perdita di fondi importanti per le politiche sanitarie, Adorni ha replicato: “Consente al Paese maggiore flessibilità nell’implementare politiche adattate al contesto degli interessi che richiede l’ Argentina, maggiore disponibilità di risorse e riafferma il nostro cammino di sovranità anche in materia di salute”.

Per l’Oms è una brutta notizia che arriva dopo l’addio degli Stati Uniti. Trump ha tracciato la rotta, Milei l’ha seguito. Chissà se ci saranno altre defezioni.


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