Attualità

Non solo calcio, è bufera sugli arbitri anche nel basket

di Giovanni Vasso -


Gli arbitri al centro della polemica: non solo nel calcio ma anche nel basket. Le lamentele dei club rispetto alle direzioni di gara si moltiplicano e lo scontro tra le società e gli organi federali inizia a farsi ancora più serrato. E il passo dalla critica alla proposta si fa ancora più breve. Il presidente di Trapani Sharks, Valerio Antonini, dopo la sconfitta patita domenica scorsa in casa della Reyer Venezia si è “trattenuto” dal commentare l’arbitraggio: “Avrei tante cose da dire ma evito – ha scritto sui social -, non voglio altre inibizioni”. Qualche ora dopo è stato il turno di Nello Longobardi, patron della Givova Scafati sconfitta in casa sua da Trieste dopo una partita tiratissima finita solo all’extratime, tra le polemiche per le scelte degli arbitri, che in conferenza stampa ha tuonato: “Siamo pronti a metterci l’anima in pace se a qualcuno non sta più bene la nostra presenza in Serie A; le scelte cervellotiche, soprattutto di Gonella, hanno determinato un arbitraggio con due pesi e due misure. Esigiamo rispetto, stasera si è assistito a un qualcosa di vergognoso, adesso basta. La classe arbitrale è troppo determinante e la Givova Scafati viene sempre penalizzata, così non si può andare avanti. L’unica cosa che possiamo pensare è che il sistema ha deciso di muoversi contro di noi”. La società scafatese è stata letteralmente stangata dal giudice sportivo: squalifica del Palamangano per tre turni, ammenda da 4mila euro per presunte invasioni di campo e minacce dal pubblico, altri mille euro per la presenza di non tesserati negli spogliatoi e infine inibizione di sette mesi per lo stesso Longobardi. La società, che sui social ha pubblicato una clip cliccatissima e commentatissima sugli errori arbitrali che ritiene di aver subito, ha già annunciato ricorso e cambiato coach, il terzo dall’inizio della stagione: dopo Marcelo Nicola e Damiano Pilot, ecco Marco Ramondino.

Le parole di Longobardi hanno “ispirato” Antonini che è tornato sui social a dire la sua. E, offrendo la solidarietà al collega di Scafati, ha ribadito la sua posizione: “E’ evidente che ci sia un tema arbitrale, le partite sono troppo condizionate da fischi cervellotici con evidente mania di protagonismo, ci sono troppe partite condizionate da inizio anno. C’è bisogno di un cambiamento piuttosto urgente sia nel designatore, che dà l’idea di aver esaurito il suo tempo visto come i nostri arbitri stanno conducendo questo campionato, sia in generale nel modo in cui arbitrare le partite, incluso il tema dell’uso della tecnologia che deve essere oramai sempre più presente per evitare le situazioni viste in vari campi da inizio stagione”. Quindi è passato dalla protesta alla proposta: “Chiederò di indire una Assemblea di Lega e proporre cambiamenti sempre più imprescindibili, invitando anche la Federazione a supportare le società per un cambiamento che non è più possibile procrastinare nell’interesse di questo bellissimo sport che tutti amiamo. Poi gli arbitri devono subito diventare professionisti come nel calcio e passare sotto il controllo della LegaBasket. E’ l’unica soluzione per dare credibilità. Guardate Scafati ieri e Trieste domenica scorsa: non mi sembra ci fosse Antonini anche lì eppure…”.


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