Appalti, mazzette e politica con i fondi Pnrr: Asm Pavia, 4 arresti e 16 indagati. Centrodestra spaccato sull’azienda
Appalti e mazzette, bufera sull’Asm Pavia: azzerati i vertici, coinvolti politici. La Guardia di Finanza di Pavia, al termine di un’articolata attività in materia di reati contro la Pubblica Amministrazione, sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti del presidente e del direttore generale di Asm. Pavia oltre che di un professionista-progettista di alcune delle commesse pubbliche oggetto dell’indagine – e del Rup del Comune di San Genesio e Uniti.
Contestualmente sono in corso di esecuzione circa 40 perquisizioni ed acquisizioni documentali al fine di ricercare ulteriori prove e riscontri, sia presso persone giuridiche (enti pubblici, studi professionali e società) sia persone fisiche (pubblici ufficiali, legali rappresentanti di società, professionisti).
L’attività ha preso avvio all’inizio del corrente anno, approfondendo notizie in merito a possibili reati in corso all’interno di Asm Pavia e si è ben presto estesa alla verifica della regolarità di svariate procedure di affidamento ad opera di diverse amministrazioni pavesi.
Le indagini hanno finora permesso di accertare l’indebita percezione, da parte di alcuni degli indagati, di denaro pubblico, destinato a fini privati, nonché numerose anomalie e irregolarità commesse nell’assegnazione di lavori e appalti per conto dell’amministrazione, utilizzando anche i fondi provenienti dal Pnrr.
Al momento risultano iscritti nel registro degli indagati sedici soggetti, tra cui soggetti investiti di qualifiche pubbliche ed esponenti politici.
Due settimane fa, animata bufera politica in Consiglio comunale sull’organo di vigilanza dell’Asm Pavia, definita “senza controllo”. Una mozione del centrosinistra aveva fatto registrare l’astensione di tre consiglieri di Fratelli d’Italia, il coinvolgimento di Forza Italia, il sindaco Fabrizio Fracassi difeso sul punto solo dalla Lega e una forte rimostranza della rappresentante del partito di Giorgia Meloni nel cda di Asm Pavia, già al centro di una brutta storia: una “maxi truffa” originata da un bonifico di 100mila euro finito su un conto corrente di una banca spagnola con sede a Milano: al centro della vicenda, la manutenzione del verde. Ora, una storia di mazzette che riporta l’Asm Pavia alle cronache dopo una clamorosa inchiesta di 8 anni fa. Fino alla tarda mattinata, da registrare il silenzio della politica locale su una vicenda che azzera i vertici di un’azienda che nel 2022 ha diminuito il suo utile netto di circa un milione di euro.
Nel pomeriggio, l’unica voce che si leva sull’inchiesta che parla chiaramente di mazzette, è quella della segretaria regionale Pd: “Quanto sta accadendo in queste ore a Pavia, con gli arresti dei vertici di Asm, è allarmante – così Silvia Roggiani -. Sulle gravi accuse dei magistrati rispetto ad irregolarità sugli appalti pubblici e alla percezione indebita di denaro va fatta la massima chiarezza nell’interesse della città di Pavia e dei suoi cittadini. Il sindaco ha il dovere di dare spiegazioni immediate rispetto ad accuse così gravi sulla gestione di risorse pubbliche”. Il sindaco Fabrizio Fracassi tirato in ballo, per ora, non parla.
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