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Ansia per papa Francesco: infezione a vie respiratorie, rimane ricoverato al Gemelli

di Giorgio Brescia -


Papa Francesco non tornerà presto in Vaticano, ansia e preoccupazione per lo stato di salute del pontefice che rimane ricoverato al Policlinico Gemelli. Di “un quadro clinico complesso che richiederà una degenza ospedaliera adeguata” parla la Sala Stampa della Santa Sede che dettaglia che il Papa è affetto da un’infezione polimicrobica delle vie respiratorie che lo ha obbligato ad un cambio di terapia. E’ arrivato al quarto giorno di ricovero dopo l’arrivo al Gemelli venerdì scorso. Ieri mattina Bergoglio ha seguito in tv la messa celebrata al suo posto dal cardinale José Tolentino de Mendonça per il Giubileo degli Artisti, in cui è stata letta l’omelia che aveva preparato, mentre nel pomeriggio “ha alternato la lettura al riposo”. Anche per l’Angelus Francesco si è limitato ad inviare il testo, in cui ha spiegato: “ho ancora bisogno di un po’ di cure per la mia bronchite”. Il Papa ha ringraziato ancora lo staff medico e i moltissimi che gli hanno inviato messaggi di pronta guarigione: “Vi ringrazio per l’affetto, la preghiera e la vicinanza con cui mi state accompagnando in questi giorni”, ha scritto su X.

Una cronaca che lo racconta anche intento a cercare di superare gli obblighi e i divieti che le terapie gli impongono, come nel caso di una telefonata che, ad ogni costo, ha voluto indirizzare alla parrocchia di Gaza pure sopportando l’attesa procurata da una incerta comunicazione internet con la zona da qualche settimana teatro di una tregua tra Israele e Hamas.

“Il Papa ci ha chiamati venerdì e sabato, era di buon umore, la voce un po’ affaticata, ma ha voluto sapere come stiamo. Un collaboratore gli ha passato il telefono e ha potuto parlare con noi. Ieri invece ha riposato e sapevamo che non avrebbe telefonato” ha riferito a Tgcom24 uno dei responsabili della parrocchia Sacra Famiglia di Gaza, comunità cattolica presente nella Striscia. Una telefonata giornaliera: il papa in questi mesi ha chiamato tutti i giorni il parroco padre Gabriel Romanelli e il vice parroco, padre Yusuf Asad, per manifestare loro la sua vicinanza.


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