Attualità

Anna Maria Tribuna, la pilota che ha sfidato i ghiacci dell’Antartide

di Francesca Gallo -


È italiana la prima donna pilota ad atterrare su park ghiacciato in Antartide a bordo del velivolo C-130 J, in dotazione alla 46^ Brigata Aerea di Pisa. Una missione speciale che ha segnato il ritorno dell’Aeronautica Militare in Antartide, dopo ben 20 anni. È il Maggiore Anna Maria Tribuna e la sua carriera è simbolo di una professionalità che non conosce confini e che rappresenta al meglio l’orgoglio italiano. La sua storia si inserisce nell’ampio contesto delle celebrazioni dell’8 marzo, Giornata Internazionale delle Donne, occasione per rendere omaggio alle donne che con il loro coraggio e la loro determinazione si distinguono in ambito professionale, contribuendo a rendere il mondo un posto migliore. Un esempio straordinario di come talento, passione e sacrificio possano abbattere ogni barriera, a dimostrazione che il coraggio non ha genere, in un mondo che ancora oggi fatica a riconoscere pienamente il ruolo delle donne in ambiti di grande responsabilità. Anna Maria è una giovane donna, determinata, attratta dalla disciplina, dal senso del dovere. Valori che, nel 2004, la spingono a entrare a far parte delle Forze Armate. Lascia, contro la volontà dei genitori, la facoltà di ingegneria e inizia un percorso formativo che la porterà a diventare pilota dell’Aeronautica Militare, allontanandola da casa per lunghi periodi. Determinante il supporto della famiglia, a cui Anna Maria rivolge un ringraziamento particolare. L’atterraggio effettuato in occasione della 35^ spedizione in Antartide è solo una tra le innumerevoli missioni umanitarie, di pace e di sostegno, portate a compimento in luoghi in cui è difficile arrivare. Il suo impegno la vede spesso in prima linea nel portare aiuto a popolazioni in difficoltà. “Per me volare ha sempre avuto un fascino particolare – dichiara – è un equilibrio tra tecnica, istinto e disciplina. Elementi a cui si aggiunge quello della responsabilità e del rischio, quando il volo non è solo volo, ma diventa volo militare. Spesso mi son trovata a operare in scenari operativi molto complessi, dove è richiesta la capacità di saper analizzare le situazioni velocemente e prendere anche delle decisioni in pochi istanti. Decisioni determinanti, non solo per la sicurezza nazionale, ma per l’esito stesso della missione”. Il suo campo d’azione spazia dall’Africa Sub Sahariana all’Antartide: al suo attivo ha diverse missioni in zone climatiche estreme o in scenari operativi complessi, come evacuazioni d’urgenza, spedizioni umanitarie o ancora, missioni di soccorso in occasione di vari terremoti, dal Nepal all’Iran. Un ruolo di altissima responsabilità e di assoluto prestigio che riesce a conciliare anche con quello di mamma di due bimbe, di 10 e 2 anni. “Non nego che è un percorso difficile, una sfida quotidiana. Da un lato il lavoro mi richiede adattabilità, flessibilità e spostamenti continui, dall’altro, c’è l’impegno genitoriale che necessita di presenza e stabilità. Due caratteristiche che possono convivere”. Tribuna ha lasciato la sua terra per inseguire un sogno, senza mai perdere di vista le sue origini che affondano le radici in Sicilia, in quel di Santa Margherita di Belice, che nel 2022, ha voluto conferirle la cittadinanza onoraria. “Ciò che rende speciale il Maggiore Tribuna è il forte legame con la sua terra, che si riflette nel senso di appartenenza, nell’amore per il dovere e nella tenacia che caratterizza i nostri concittadini” commenta il Sindaco di Santa Margherita di Belice, Gaspare Viola. “Il suo esempio è motivo di orgoglio per tutti noi margheritesi. Con il suo impegno, il Maggiore Anna Maria Tribuna non solo porta in alto il nome della nostra città, ma rappresenta l’Italia intera, dimostrando che la forza delle donne può davvero cambiare il mondo”.


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