Anima Libera: in barca a vela per la cura delle persone
Al via a Napoli la seconda edizione di “Anima Libera”, il percorso in barca a vela che affianca la presa in carico psicologica e riabilitativa delle persone con Sla, Sma e distrofie muscolari. Un’esperienza che ha come protagonista la cura di sé e del proprio desiderio di libertà, facendosi trasportare dalle onde del mare e del vento, in piena sicurezza.
Dopo risultati molto positivi rilevati dal monitoraggio clinico e psicologico dei pazienti partecipanti all`esperienza pilota dello scorso anno, l’edizione 2023 prevede un percorso di dieci uscite in barca a vela, che avrà un`altura di circa 14 metri e sarà attrezzata per il trasporto in sicurezza di persone con disabilità motoria ed il coinvolgimento di 80 persone, individuate secondo indicatori clinici che permettano di affrontare il mare aperto, e mettersi in gioco in una nuova sfida per se stessi e insieme agli altri.
Promosso dal Centro Clinico NeMO Napoli, il progetto è attivato insieme all`Azienda Ospedaliera dei Colli – Ospedale Monaldi dove il NeMO è presente dal 2020, ed in collaborazione con il Club Nautico della Vela della città e NeMO Lab.
Promuovere l`interazione, migliorare l`umore e l`uso dei sensi, far sperimentare l`esperienza dell`immaginazione e affrontare la gestione dell`ansia: questi, i principali obiettivi scientifici del progetto, nato dall`intuizione di Simona Tozza, responsabile del servizio di psicologia del NeMO Napoli.
“Le rilevazioni dei vissuti di benessere e dei parametri respiratori e cardiologici ci dicono che il progetto ha avuto un impatto positivo sulla qualità di vita dei pazienti che vi hanno preso parte nella prima edizione – spiega Giuseppe Limongelli, direttore scientifico del Centro NeMO Napoli-. Siamo felici, dunque, che si possa ripartire, dando la possibilità a più persone di partecipare al percorso e permettendoci, altresì, di continuare a fare ricerca per validare nel tempo un modello di trattamento in barca a vela, che supporti la presa in carico delle persone con malattie neuromuscolari”.
L`analisi dimostra, infatti, un significativo miglioramento della percezione e dei vissuti della qualità di vita, espressi dai partecipanti. Ciascuno di loro manifesta la gioia di essersi sentito protagonista di un`avventura nella quale la malattia non rappresenta un limite. Lo studio preliminare, inoltre, rileva una riduzione dei punteggi medi di autovalutazione e valutazione dell`ansia, nei test psicologici somministrati prima e dopo le uscite in mare. A ciò su unisce la positiva risposta clinica dei parametri funzionali, che vedono un aumento della saturazione arteriosa periferica e una riduzione della frequenza cardiaca dopo l`uscita in mare.
“Promuoviamo, in sinergia con il Centro Clinico NeMO Napoli, attivo presso l`ospedale Monaldi, un modello che punta su protocolli terapeutici multidisciplinari e che cura le patologie neuromuscolari non solo con i farmaci, ma con una presa in carico globale che valorizza gli aspetti psicologici e riabilitativi – spiega Anna Iervolino, direttore generale dell`Azienda Ospedaliera dei Colli – . I risultati incoraggianti registrati nel corso della prima edizione del progetto sono la dimostrazione dell`efficacia di questo approccio”.
(Gioacchino Marino)
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