Ancora cocaina nel porto di Gioia Tauro: maxi sequestro per 40 milioni di euro
Nuovo colpo al traffico di cocaina in arrivo e in transito nel porto calabrese di Gioia Tauro. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in collaborazione con il Comando provinciale di Reggio Calabria della Guardia di Finanza, ha sequestrato in alcuni container arrivati allo scalo marittimo un carico di 280 chilogrammi di cocaina purissima, un valore di oltre 40 milioni di euro se fosse stata posta in commercio.
Le Fiamme Gialle e i funzionari doganali l’anno scoperta in alcuni container sospetti, grazie all’ausilio di apparecchiature scanner e unità cinofile in dotazione. L’operazione, come L’identità ricordava a proposito dei carichi di cocaina in arrivo nel nostro Paese, conferma il porto di Gioia Tauro come importante crocevia di traffici illeciti.
Recentissime – il Corriere di Calabria ne scriveva solo una settimana fa – le rivelazioni emerse nel corso di un processo originato da indagini svolte solo un anno fa: “Noi se la nave entra di sera e non sale la Finanza a bordo il lavoro lo facciamo appena entra”; “Speriamo entra di sera. Voi ditemi la data dell’arrivo”; “Più tardi vediamo se hanno aggiornato la lista e ci porta l’arrivo giusto” alcune delle comunicazioni scambiate con il sistema di messaggistica criptata Sky-Ecc alla base dell’organizzazione delle importazioni, del trasporto e della esfiltrazioni di carichi di cocaina provenienti da Panama a Gioia Tauro. Un’inchiesta – Eureka, il nome dell’operazione delle forze dell’ordine – partita nel maggio del 2023 con l’intervento delle Direzioni distrettuali antimafia di Reggio Calabria, Milano e Genova e di investigatori delle più diverse forze di polizia di Germania, Belgio e Portogallo che alla fine ha smantellato un’organizzazione transnazionale dedita al riciclaggio, al traffico di droga e di armi in tutto il mondo, in Italia incentrata sulle iniziative criminali delle cosche Nirta-Strangio di San Luca e Morabito di Africo.
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