Esteri

Anarchy in the Uk, Regno Unito verso la guerra civile

di Martina Melli -


Da due settimane il Regno Unito è nel caos. In seguito all’attacco di Southport infatti, avvenuto lo scorso 29 luglio (durante il quale un ragazzo ha fatto irruzione in un community center dove si stava svolgendo un workshop di danza a tema Taylor Swift, causando la morte di tre bambine) il Paese è alle prese con disordini sociali e violente proteste anti-musulmane e anti-migranti.
L’assalitore di Southport, Axel Rudakubana, un diciassettenne di origini ruandesi, è stato arrestato e incriminato per omicidio e tentato omicidio.
Nonostante le autorità abbiano chiarito subito che l’attacco era privo di matrice islamica, la disinformazione e le fake news sui social media hanno alimentato sentimenti di odio e divisione.
In tutto il Paese si sono registrati episodi di violenza, insofferenza e razzismo: sono state vandalizzate moschee, distrutti negozi e attaccati hotel e centri d’accoglienza per richiedenti asilo.
Nella tarda mattinata di ieri, nel cuore commerciale di Londra, a Leicester Square, una bambina di 11 anni e una donna di 34 sono state accoltellate da un aggressore solitario che è stato prontamente arrestato dalla polizia. Questo a dimostrazione di un clima che si fa sempre più teso e problematico.
Gli episodi più sconcertanti sono avvenuti in Irlanda del Nord.
A Belfast, gruppi di estrema destra hanno organizzato manifestazioni che sono rapidamente degenerate in scontri con la polizia e attacchi contro le comunità musulmane: nella notte di sabato è stato sventato un incendio in una moschea.
Simili disordini si sono verificati a Londonderry dove addirittura sono soprattutto i minorenni a lanciare bombe molotov e fuochi d’artificio contro la polizia. Dieci agenti sono rimasti feriti, mentre i manifestanti hanno dato fuoco a diverse automobili parcheggiate causando caos e distruzione per le strade della città.
Il sovrintendente della polizia di Derry, William Calderwood, ha definito le scene “disgustose e insensate”, lodando i propri agenti per la professionalità in condizioni altamente difficili. Calderwood ha quindi promesso un’indagine approfondita che garantisca i responsabili alla giustizia. Nel frattempo, gruppi locali come “United Against Racism” hanno organizzato raduni per opporsi alla violenza dell’estrema destra e promuovere la solidarietà con le minoranze etniche e religiose maggiormente colpite. I leader comunitari hanno chiamato a raccolta tutte le forze progressiste per contrastare l’odio e proteggere i diritti di tutti.
In tutto questo ci si è messo di mezzo pure Elon Musk, il quale ha pensato bene di scrivere su X che nel Regno Unito la “guerra civile è inevitabile”.
Le autorità britanniche hanno criticato aspramente Musk, accusandolo di irresponsabilità per non aver moderato i contenuti sulla piattaforma.
Il governo ha sottolineato che la disinformazione sui social ha giocato un ruolo determinante nell’incitare all’odio razziale. A questo proposito, si stanno esplorando e sperimentando misure per rendere le piattaforme più responsabili dei contenuti pubblicati così da prevenire ulteriori episodi di demagogia ed escalation razziste.
Il Primo Ministro Keir Starmer ha condannato fermamente gli episodi violenti delle ultime settimane.
In un discorso alla nazione ha sottolineato la necessità di una giustizia rapida e decisa per i responsabili delle aggressioni anti-musulmane e anti-immigrazione che rischiano fino a tre anni di carcere. Il governo, ha sottolineato il premier, non tollererà nessuna forma di violenza o odio razziale nei confronti della comunità musulmana o di qualsiasi altra comunità.


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