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A gonfie vele, tutti i numeri (e gli affari) dell’America’s Cup

di Redazione -


di MARCEL VULPIS

Fervono i preparativi, ma soprattutto gli allenamenti, dei cinque team che hanno, come unico obiettivo, la conquista di un posto in finale per strappare al defender (Team New Zealand), il trofeo dell’America’s Cup, che si disputerà, nelle acque di Barcellona, dal 12 al prossimo 20 ottobre 2024.

La finale di questa 37ima edizione, come da tradizione, metterà in palio la “Vecchia Brocca” al meglio delle tredici regate. Conquisterà l’ambito trofeo chi eventualmente ne vincerà sette riuscendo a superare Team New Zealand (il detentore del titolo). L’imbarcazione dello sfidante ufficiale uscirà da un lotto di contendenti tra Luna Rossa, Alinghi, Ineos Britannia, American Magic e Orient Express (quest’ultima in rappresentanza del gruppo alberghiero Accor). Un torneo anche più competitivo, che fa da prologo, sotto il profilo tecnico (con scafi rigorosamente di classe AC75, quasi 22 metri con 11 velisti a bordo), alla stessa America’s Cup. Vi partecipano imbarcazioni hi-tech del valore stimato di 80 milioni di euro.

Il più ricco tra gli equipaggi è sicuramente Alinghi (di proprietà del 57enne magnate svizzero Ernesto Bertarelli), seguito da Ineos Britannia (guidata dal 70enne tycoon inglese Jim Ratcliffe), con un budget di 150 milioni, e Luna Rossa (legata al nome di Patrizio Bertelli, presidente del gruppo Prada) in area 120 milioni.

“Per entrare nel business della America’s Cup non si può spendere meno di 60-70 milioni di euro” spiega a L’Identità Alberto Morici (creatore del portale specializzato Sailbiz). “Nella nuova rassegna, in terra catalana, la parte più significativa della spesa è l’innovazione tecnologica, mentre nella precedente fu il personale. In Spagna, nel prossimo autunno, la faranno da padrone l’intelligenza artificiale e la simulazione al computer (in misura preponderante rispetto al passato, nda). E’ chiaro che i “puristi” della vela non accettano questa accelerazione, ma il mercato sta andando in una direzione completamente opposta a quanto abbiamo visto negli anni passati. Ormai non si può più tornare indietro e le televisioni, oltre che gli sponsor, chiedono immagini impattanti e highlights da veicolare in tempo reale”.

 

L’America’s Cup in chiaro su Mediaset

 

Sarà trasmessa in diretta tv (totalmente gratis e in chiaro) su Italia 1 e Canale 20. Mediaset ha acquisito i diritti televisivi free-to-air per l’Italia. Trasmetterà tutte le regate della competizione (prologo + fase finale), che andrà in scena in Catalogna (dal 22 agosto a fine ottobre 2024). Il contratto in esame prevede la diffusione delle immagini degli eventi preliminari previsti nei prossimi mesi, come, per esempio, le tappe delle “World Series” previste a Vilanova i La Geltrù (sempre in Spagna, dal 14 al 17 settembre), capoluogo della comarca del Garraf, e a Gedda (in Arabia Saudita, dal 29 novembre al 2 dicembre). Inizialmente si era parlato anche della Sardegna, ma alla fine, dopo una serie di incomprensioni, soprattutto a carattere economico, tra i neozelandesi (detentori del titolo) e gli amministratori sardi, la scelta è caduta sulla località iberica.

Prima della partenza della fase finale gli appassionati di vela assisteranno al torneo degli sfidanti. Prevede, da regolamento, un doppio round-robin (ogni team iscritto affronterà i quattro team rivali in un doppio one-to-one). Le prime quattro classificate potranno accedere alle semifinali (al meglio delle 13 regate). Le due vincitrici si fronteggeranno nella finale, un vero e proprio antipasto della sfida contro il defender Team New Zealand. Anche il campo di regata si trasformerà in una “cartolina” per il territorio di Barcellona (la municipalità ha speso circa 80 milioni di euro per ospitare la manifestazione velica). Sarà a sud delle spiagge de La Barceloneta e dell’avveniristico Hotel W (questo per far sì che le gare possano essere seguite facilmente da terra dai residenti e dai turisti) e sono previste tribune, stand commerciali e un villaggio ospitalità per gli sponsor. Un modo nuovo di intendere e far vivere l’evento sportivo trasformato in una kermesse di intrattenimento a 360 gradi. E sono in arrivo importanti partner commerciali che si legheranno agli organizzatori e all’immagine dei due team finalisti.

 

 

 

 


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