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Ambiente, c’è l’ok dei ministeri: via libera al Piano per il clima

di Angelo Vitale -


Via, dopo appena tre mesi dall’avvio dell’elaborazione, al Pnacc, il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e quello della Cultura, Gennaro Sangiuliano, hanno siglato la fase di Valutazione ambientale strategica del Pnacc contenuta in un decreto che accoglie i pareri della Commissione Tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via-Vas e della Direzione Archeologia, Belle arti e Paesaggio del ministero della cultura.

“La chiusura nei tempi previsti dell’iter conferma l’impegno del governo nell’affrontare la sfida chiave del nostro futuro – ha commentato Pichetto -. Interventi che il Mase mette in campo per adattare il nostro territorio agli effetti del cambiamento climatico e per i quali siamo consapevoli che non c’è tempo da perdere per mettere il nostro Paese al riparo da fragilità nuove e vecchie. Tutelando da un lato ambiente, vite e comunità umane e tenendo al contempo in considerazione tutte le caratteristiche della nostra Italia, a partire da un inestimabile patrimonio artistico che non ha pari al mondo”.

Nel dettaglio, la Direzione generale Uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche del Mase dovrà ora tenere conto degli elementi indicati dalla Commissione Tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via-Vas nel parere che costituisce parte integrante del decreto. Ciò, in particolare, ai fini degli adempimenti da assolvere.

Nel parere la Commissione, infatti, ha fatto capo al contenuto delle osservazioni giunte nel corso della Consultazione pubblica svolta sul Pnacc, circa 80 documenti pervenuti da cittadini, associazioni, comitati e sindacati, ma anche Regioni, Soprintendenze e altre Authority locali. Nella versione definitiva del Piano, questo il chiarimento del Mase, la stessa Direzione dovrà osservare le condizioni e le osservazioni espresse dagli Uffici territoriali del ministero guidato da Gennaro Sangiuliano alla pari di quelle di Regioni e Province autonome, già ricomprese nel parere della Direzione Archeologica Belle Arti e Paesaggio del Mic. Un Piano che ha già ricevuto critiche e osservazioni e del quale ora si potrà misurare efficacia e reale portata.


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