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“Alto impatto”: in 20 mesi controllate 750mila persone, 6mila gli uomini di “Strade sicure”

di Giorgio Brescia -


Controlli in tutta Italia, con l’impiego di circa 100mila uomini: il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in occasione di un question time alla Camera, ha fatto la conta dell’esito finora raggiunto in 20 mesi dall’Operazione Alto impatto, una formula di intervento che nel corso del tempo ha subito anche continue rimodulazioni secondo l’esigenza locale sui più diversi territori.

“A livello nazionale – ha detto – , a partire dal gennaio 2023 sono state realizzate oltre duemila operazioni ad Alto impatto con l’impiego di circa 93mila unità delle forze dell’ordine. Sono state controllate oltre 750mila persone, di cui 266mila stranieri, 1.465 gli arrestati e oltre 9mila quelli denunciati, e più di 1.000 sono state le misure di prevenzione personali adottate”.

L’occasione per fare il punto sulle espulsioni di cittadini irregolari: “Gli stranieri destinatari di provvedimenti di espulsione sono stati più di 1.500”, ha aggiunto il titolare del Viminale elencando poi pure “controlli che hanno riguardato anche 17mila esercizi commerciali e oltre 123mila veicoli”.

Un’iniziativa che 20 mesi fa era partita in tre grandi città – Roma, Milano e Napoli -, specie nelle aree limitrofe alle loro stazioni ferroviarie ma poi estese anche alle aree dei loro centri storici, in particolare durante le ore della movida.

L’impulso iniziale, in soli poco più di due mesi, fu notevole: furono impiegate 10.449 unità delle forze di polizia, cui si aggiunsero circa mille uomini delle polizie municipali di Roma, Milano e Napoli e 687 dipendenti di altri enti. Furonlo allora controllate 93.459 persone di cui 26.763 straniere, con 248 arresti e 1243 persone denunciate, individuati 419 lavoratori irregolari, espulsi 266 stranieri.

Un impegno che il governo vuole ampliare: “Il livello di sicurezza che ne deriva è apprezzato da cittadini e amministratori locali – ha precisato Piantedosi -, anche se, indubbiamente, ancora non risolutivo di tutti i fenomeni che si vogliono sconfiggere. Anche per questo, il governo è determinato a potenziare ulteriormente l’azione di presidio e di controllo nelle nostre città ed, in questa direzione, con l’ultima legge di bilancio abbiamo rafforzato la presenza dei militari nelle stazioni ferroviarie, finanziando un’aliquota di personale dedicato di 800 unità ed abbiamo incrementato il contingente dei militari dell’operazione Strade Sicure, portando a 6mila le unità rispetto alle 5mila originariamente previste”.


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