Allarme Unicef sulla povertà alimentare dei bambini
L'Unicef consegna aiuti umanitari
Più di 180 milioni di bambini con meno di 5 anni, oltre uno su quattro, in tutto il mondo vivono in una condizione di “grave povertà alimentare”. A fornire i dati è un rapporto dell’Unicef secondo il quale “bambini che consumano solo due gruppi alimentari al giorno, ad esempio riso e un po’ di latte, hanno il 50% in più di probabilità di soffrire di forme gravi di malnutrizione”, ha commentato la responsabile del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, Catherine Russell. Una condizione drammatica che espone questa vera e propria marea di minori a gravissime conseguenza fisiche e non solo a causa della mancanza di un’alimentazione adeguata. E se anche riescono a superare quella che si pone come una vera e propria sfida per la sopravvivenza, questi bambini “non prosperano. Vanno meno bene a scuola e, da adulti, hanno più difficoltà a guadagnarsi da vivere, questo mantiene un ciclo di povertà generazionale in generazione”, spiega Harriet Torlesse, autrice del rapporto.
I livelli più allarmanti di povertà alimentare si concentrano soprattutto in 20 paesi del mondo, con situazioni particolarmente preoccupanti in Somalia (63% dei bambini sotto i 5 anni colpiti), Guinea (54%), Guinea-Bissau (53%) o Afghanistan (49%). In dieci anni di lotta a questo atroce problema si sono rilevati solamente piccoli passi avanti, tanto che nel rapporto Unicef è contenuto un appello per l’istituzione di meccanismi di protezione sociale e di aiuto umanitario per i più vulnerabili. Inoltre, la guerra in Medio Oriente non ha certamente contribuito a migliorare la situazione, tanto che il rapporto non manca di attenzionare dettagliatamente la situazione a Gaza, parlando di un vero e proprio “collasso dei sistemi alimentare e sanitario”. Nella Striscia sono ben 9 su 10 i bambini che vivono una condizione di gravissima povertà alimentare.
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