Attualità

Allarme mercurio nel tonno in scatola, Ong: “Limiti più severi in Europa”

di Flavia Romani -


In Europa cresce l’allarme per la presenza di mercurio nel tonno in scatola, una situazione preoccupante evidenziata recentemente da un rapporto diffuso da due organizzazioni non governative francesi, Bloom e Foodwatch. Secondo il documento, nei prodotti di tonno in conserva venduti in vari Paesi europei sono stati riscontrati livelli di mercurio, una sostanza tossica e pericolosa per la salute umana. Le due organizzazioni, impegnate rispettivamente nella tutela ambientale e nella difesa dei diritti dei consumatori, hanno sollecitato le autorità ad “adottare misure urgenti” per fronteggiare questa situazione, suggerendo in particolare di abbassare i limiti autorizzati di mercurio nei prodotti ittici.

L’indagine di Bloom sul mercurio ha coinvolto un campione casuale di 148 pezzi di tonno in scatola in cinque Paesi europei, poi sottoposte ad analisi da parte di un laboratorio indipendente. Come riportato dai media francesi, i risultati sono allarmanti: ogni singola scatola esaminata è risultata contaminata da mercurio. Inoltre, Bloom ha rivelato che oltre metà delle scatole di tonno presentano un livello di mercurio superiore al limite massimo consentito per altre specie ittiche, fissato a 0,3 milligrammi per chilo.

L’attenzione è rivolta al fatto che il mercurio, altamente tossico, rappresenta un grave rischio per la salute dei consumatori, ma le attuali normative europee sembrano non considerare sufficientemente questo pericolo. Infatti, il limite massimo di 1 mg/kg, basato sul peso del pesce fresco, è stato stabilito tenendo conto prevalentemente degli interessi di mercato, ossia per favorire la commercializzazione del tonno, e non per garantire la sicurezza sanitaria. Questa situazione crea una forte disparità: il tonno, essendo tra le specie più soggette a contaminazione da mercurio, può contenere livelli fino a tre volte superiori rispetto ad altre specie senza che vi sia alcuna conseguente restrizione o allerta sanitaria.

Di fronte a questi dati preoccupanti, Bloom e Foodwatch fanno appello alla Commissione europea affinché riveda i regolamenti in materia, abbassando il limite massimo di mercurio consentito nel tonno e portandolo ai livelli stabiliti per le altre specie, ovvero 0,3 mg/kg. Le due ONG chiedono un intervento deciso per proteggere i consumatori e prevenire i rischi legati all’assunzione di metalli pesanti.


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