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Allarme Biblioteche di Roma, 21 a rischio chiusura

di Martina Melli -


Il personale del Sistema Biblioteche di Roma Capitale è in stato di allarme per la mancanza di risposte chiare riguardo alle future chiusure pianificate per la ristrutturazione di metà delle sue biblioteche. Queste chiusure, che inizieranno tra luglio e settembre e sono finanziate dal Pnrr, interesseranno 21 strutture per un periodo di circa due anni, lasciando così sguarniti diversi municipi, soprattutto nelle aree periferiche della città.

Nonostante alcuni municipi stiano cercando soluzioni alternative per continuare a fornire i servizi essenziali durante i lavori, sembra che l’Istituzione non stia mostrando sufficiente interesse a supportare tali iniziative. Non solo. Anche i finanziamenti sono stati notevolmente ridotti: per il periodo 2024/26 è previsto un budget di soli € 16.900.000, una cifra notevolmente inferiore rispetto ai € 21 milioni del 2013, e un progressivo depauperamento del personale a causa delle pensioni e della mancata riassegnazione dei dipendenti promossi.

Il personale dell’Istituzione, ora ridotto a meno di 200 persone per 42 strutture, è fortemente preoccupato per il futuro, tanto che è stato proclamato lo stato di allarme. Nonostante le richieste di incontro inviate a metà marzo agli Assessori competenti, non è stata ricevuta alcuna risposta. L’assemblea del personale del 7 maggio ha dato mandato per proclamare lo sciopero e chiedere un tentativo di conciliazione al Prefetto di Roma se non si otterranno risposte entro 7 giorni.

Si sottolinea l’importanza di queste istituzioni per i cittadini di Roma, che meritano di sapere se e come i servizi culturali continueranno ad essere disponibili, specialmente dopo il Giubileo. È cruciale che l’Amministrazione capitolina colga questa opportunità per confermare e rafforzare il suo impegno nei confronti del sistema pubblico di biblioteche e centri culturali.


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