Fashion

Alessandra Luciano: “Come ti racconto le start up del fashion”

di Alessandra Iannello -


di ALESSANDRA IANNELLO
In una città come Milano, che corre a cento all’ora alla ricerca del “non visto” è sempre più arduo trovare qualcosa che possa definirsi “nuovo”. Ci è riuscita una giovane donna, Alessandra Luciano, che ha creato un’agenzia di comunicazione che segue solo start up del mondo della moda. “Fin da bambina – ricorda Alessandra – sono sempre stata appassionata di moda. In un primo tempo mi divertivo a creare look, ero una stylist in divenire ma, dopo la laurea e il master in “business of fashion”, mi sono accorta che, più che farla, la moda mi piace raccontarla”. Alessandra inizia così la sua formazione nelle agenzie di pubbliche relazioni che la porta prima a Parigi per poi approdare a Milano. “La questione di fondo – continua Alessandra – è che io mi stufo facilmente. Mi ritrovavo a 25 anni a essere la responsabile comunicazione di Massimo Bonini Showroom con la sensazione che mi mancasse qualcosa. Poi è arrivato il Covid e ho preso la decisione di licenziarmi. Avevo capito che potevo dare di più a un mondo che, quello delle pubbliche relazioni nell’ambito moda a Milano, era ormai saturo”. Nasce così ALPR, un format molto particolare di scouting legato alla comunicazione. “Ho deciso – spiega Alessandra – di rivolgermi unicamente a brand emergenti di moda. Ho cominciato a fare scouting nelle manifestazioni che danno spazio al nuovo da Alta Roma a Who’s on Next dai Green Carpet alle sfilate delle scuole come Marangoni o Saint Martins. Così, nel gennaio 2021 nasce la mia piccola agenzia con piccoli clienti”.

La comunicazione oggi vede affiancare i mezzi tradizionali a nuove figure come gli influencer. Tu come ti muovi?
Inizialmente l’agenzia nasce solo come ufficio stampa tradizionale, poi mi sono accorta che se avessi voluto veramente supportare i miei clienti nella loro crescita avrei dovuto aprirmi ad altre modalità di lavoro. Oggi le mie comunicazioni sono rivolte ai mezzi online e off line e ho inserito le digital pr, ovvero faccio in modo che gli influencer parlino dei brand. A chiudere il cerchio c’è la gestione dei social.

Cosa rispondi a chi pensa che i social non siano importanti nel piano di comunicazione dei brand?
Oggi il consumatore finale passa molto tempo sui social e quindi la comunicazione su queste piattaforme è imprescindibile. Importante è strutturare le strategie a seconda del network che dovrà divulgarle. Infatti, essere customizzati nei contenuti significa arrivare al consumatore in maniera chiara, semplice, simpatica e fresca. Non esiste un social che valga meno di un altro. Instagram è una vetrina mentre TikTok è divulgazione e Facebook è istituzionale. Quello in cui credo tantissimo è LinkedIn. Essere presenti nella maniera corretta su questa piattaforma dà al brand professionalità e credibilità.


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