Attualità

Albania, bocciato trattenimento dei 43 migranti: tornano in Italia

di Flavia Romani -


Nuovo stop della Corte d’Appello di Roma ai trasferimenti di migranti in Albania

Per la terza volta, la Corte d’Appello di Roma ha bocciato il trattenimento dei migranti nel centro di Gjader, portando alla liberazione di 43 richiedenti asilo provenienti da Bangladesh ed Egitto. La decisione, analoga alle precedenti, ha rinviato alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea la questione della qualificazione di un Paese come “sicuro” quando non sono garantite adeguate condizioni per alcune categorie di persone.

L’esito della sentenza ha provocato la reazione del governo, che ha manifestato “grande stupore” e ribadito la volontà di “superare anche questo ostacolo”. Nel frattempo, l’opposizione esulta: la segretaria del PD, Elly Schlein, ha definito la vicenda un “clamoroso fallimento” dell’esecutivo e ha chiesto un resoconto dei costi sostenuti dallo Stato, stimando una spesa di oltre un miliardo di euro.

I migranti erano stati trasferiti in Albania martedì scorso dopo essere stati intercettati a sud di Lampedusa. Sei di loro, ritenuti minorenni o vulnerabili, erano già stati riportati in Italia. Per gli altri 43, la Corte d’Appello ha negato la convalida del trattenimento, confermando che Bangladesh ed Egitto, pur rientrando nella lista dei Paesi sicuri secondo un decreto governativo di dicembre, non rispettano le condizioni per determinate categorie vulnerabili, come la comunità LGBTQI+, vittime di violenza di genere, minoranze etniche e religiose e persone perseguitate per motivi politici.

L’opposizione attacca duramente il governo: Matteo Renzi accusa Giorgia Meloni di uno “spreco irragionevole e illegale”, mentre il segretario di +Europa, Riccardo Magi, parla di una “pietra tombale sulle politiche migratorie” dell’esecutivo. Anche il leader di Avs, Nicola Fratoianni, critica il governo e mette in guardia Meloni dall’utilizzare la sentenza per attaccare la magistratura.

Dalla maggioranza, invece, si levano accuse nei confronti dei giudici. Galeazzo Bignami (Fratelli d’Italia) denuncia un atteggiamento di “resistenza” da parte della magistratura, mentre Andrea Crippa (Lega) parla di un’“ennesima invasione di campo”. Maurizio Gasparri (Forza Italia) accusa i magistrati di “boicottaggio” delle politiche di sicurezza del governo Meloni.

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea si pronuncerà sulla questione il prossimo 25 febbraio, mentre il governo continua a cercare soluzioni per portare avanti la propria strategia in materia di immigrazione.


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