Al via nuovo Patto Ue sui migranti
Patto migranti Ue
Il Parlamento europeo, adottando ben 10 testi legislativi, ha varato in via definitiva il nuovo Patto sui migranti e i richiedenti asilo. Si tratta di uno dei dossier più delicati dell’attività dell’Eurocamera negli ultimi anni, anche per le ripercussioni che la materia ha nei singoli Stati membri. Nel nuovo pacchetto di misure passa il principio dell’equilibrio tra la responsabilità nella gestione dei migranti da parte dei paesi di primo approdo e la solidarietà cui sono tenuti gli altri partner comunitari.
Viene in tal modo superato il principio che addossava ai paesi di frontiera con affaccio sul Mediterraneo, tra cui l’Italia, tutta la gestione dei migranti e del loro controllo, anche in merito alla loro possibilità di spostarsi in tutta Europa. Con la riforma del sistema il paese di primo approdo sarà chiamato solamente a vagliare le domande di asilo, a occuparsi del migrante giunto sul proprio suolo, ma sia in termini di ricollocazione che per quanto attiene le risorse finanziare ci sarà un contributo anche degli altri Stati Ue. Le nazioni più esposte ai fenomeni migratori non saranno più sole, come ha evidenziato la stessa presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen ricordando anche che “l’Europa migliore è l’Europa che si muove unita”.
Anche il governo italiano ha espresso soddisfazione per le nuove misure. “Il Patto – ha commentato il ministro Piantedosi – tiene contro delle nostre esigenze”, anche perché “il regolamento di Dublino è stato finalmente superato”, mentre il titolare della Farnesina Antonio Tajani perla del “miglior compromesso possibile” sottolineando che “l’Italia ha avuto un ruolo importante come anche il Ppe”. Il ministro degli Esteri italiano definisce le nuove misure come di “un risultato positivo che vede un’Europa finalmente protagoniste, che ha delle proposte concrete, delle idee positive per affrontare il problema dell’immigrazione legale, di quella clandestina, di chi ha diritto all’asilo”.
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