Agricoltura: in Puglia furti di uva. Pac, Giansanti: Serve un Commissario forte
In Puglia non c’è un allarme agrimafie come quello di sette anni fa, quando fu pure rilevato che in regione era aumentata del 30% l’influenza della criminalità organizzata sul settore, ma una denuncia – purtroppo generica e non suffragata da numeri e dati – sul ricorrente fenomeno dei furti di uva dai campi. Lo ha lanciato Michele Laporta, presidente del Consorzio di Promozione e Tutela Uva di Puglia Igp che registra “diversi episodi di merce rubata direttamente in campagna, a volte non ancora matura”, la gravità dei fatti sfociati, in una occasione, anche nel tentativo dei ladri di investire il figlio di un produttore durante la loro fuga, e un tema “sicurezza” degli agricoltori che intende discutere con silvana D’agostino, da due mesi prefetto di Barletta-Andria-Trani.
Fatti ripetuti, secondo Laporta, che potrebbero nascondere anche una parte episodi avvenuti e mai denunciati, per il timore di ritorsioni. Secondo lui, servirebbe un monitoraggio costante delle aree di produzione da parte delle forze dell’ordine, difficile che questa richiesta possa essere esaudita.
Sulla “questione agricola” generale, invece, la recente assemblea di Confagricoltura ha sollevato l’esigenza che “la politica agricola europea deve tornare ad essere una politica economica”, come affermato dal presidente Massimiliano Giansanti. Che ha chiesto pure “un Commissario all’agricoltura Ue forte”, intendendo determinato ad una svolta della Pac, la cui incidenza è scesa al 30% del bilancio dell’Unione ed è diminuita dallo 0,6% allo 0,334% del Pil complessivo degli Stati membri.
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