Afghanistan, promulgata la legge “per promuovere le virtù e prevenire il vizio”
epaselect epa11560355 Burqa-clad Afghan women walk on a road in Kandahar, Afghanistan, 22 August 2024. The Taliban in Afghanistan have enforced new laws mandating that women must cover their bodies and faces in public, citing these measures as necessary to promote virtue and prevent vice, the Ministry for the Propagation of Virtue and Prevention of Vice said. Approved by their Supreme Leader Hibatullah Akhundzada, the regulations include restrictions on women's voices in public, the prohibition of images of living beings, and bans on music and mixed-gender interactions. The measures have drawn criticism from the United Nations (UN) for fostering fear and intimidation, especially among women and girls, as the Taliban's Ministry for the Propagation of Virtue and Prevention of Vice expands its control over public life. EPA/QUDRATULLAH RAZWAN
In Afghanistan, ulteriore stretta alle libertà e ai i diritti civili, in particolare quelli delle donne. I talebani, che governano il Paese da tre anni, hanno promulgato una nuova legge con l’intento di “promuovere la virtù e prevenire il vizio” in conformità con la Sharia, la legge islamica. Questa nuova normativa, composta da 35 articoli, rafforza il già stretto controllo sulla popolazione da parte del regime talebano sancisce ufficialmente una serie di restrizioni particolarmente severe che già venivano applicate informalmente nell’Emirato.
Le donne, ad esempio, sono obbligate a coprire interamente il corpo e il viso in presenza di uomini che non appartengono alla loro famiglia, e possono uscire di casa solo per necessità, sempre accompagnate da un parente maschio. Non possono far sentire la propria voce in pubblico (cantare o recitare poesie) e i conducenti di veicoli sono soggetti a una serie di divieti, tra cui il trasporto di donne non velate o non accompagnate da un mahram (un tutore maschio).
La legge vieta anche comportamenti come l’adulterio, l’omosessualità, il gioco d’azzardo e altre attività considerate contrarie alla Sharia. I divieti si estendono anche ai media, che non possono pubblicare contenuti contrari alla legge islamica, né mostrare immagini di esseri viventi. Le sanzioni previste per chi infrange queste regole vanno dagli avvertimenti verbali, alle multe, alle brevi detenzioni. In caso di recidiva, tuttavia, le violazioni verranno deferite ai tribunali.
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