Adozioni internazionali, ok Consulta a genitori single
Già qualche media definisce “storica” la sentenza della Corte Costituzionale che interviene sulle adozioni internazionali, dichiarando incostituzionale la norma che impediva ai single di adottare minori stranieri. Il suo effetto permetterà ai single di accedere alle procedure di adozione internazionale, come già avviene per le coppie sposate. Depositata oggi, ha dichiarato incostituzionale l’articolo 29-bis della legge numero 184 del 1983, nella parte in cui escludeva le persone singole dall’adozione internazionale. La Corte ha ritenuto che tale esclusione violasse gli articoli 2 e 117 della Costituzione italiana, nonché l’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Grazie a questa decisione, i single potranno richiedere l’idoneità ad adottare presso i tribunali per i minorenni e, una volta che sia stata affermata, potranno procedere con la richiesta di adozione all’estero. Tuttavia, sarà il Paese d’origine del minore a valutare la compatibilità dell’adozione, come avviene per le coppie sposate. La reazione dei Paesi esteri potrebbe variare in base alle loro politiche e legislazioni interne. Alcuni Paesi potrebbero accettare la sentenza e cooperare con l’Italia, riconoscendo i diritti delle persone singole a partecipare alle procedure di adozione internazionale, specie se hanno già una legislazione simile o se sono disposti a rivedere le loro norme per allinearsi con le nuove disposizioni italiane. Altri Paesi potrebbero esprimere riserve o introdurre limitazioni specifiche per le adozioni da parte di persone singole, mantenendo la preferenza per le coppie sposate o conviventi, per differenze culturali o legislative che influenzano le loro politiche sull’adozione.
Un tema di non recente dibattito giurisprudenziale. Nel 2019 il Tribunale per i Minorenni di Roma aveva riconosciuto l’adozione di due bambini stranieri da parte di un genitore single italiano residente in Sudafrica.
l’odierno provvedimento della Consulta fa registrare un intervento della Lega. In seguito a questa sentenza, il movimento guidato da Matteo Salvini – nel 2018 protagonista di un contrasto con i 5Stelle all’epoca del governo gialloverde di cui era presidente Giuseppe Conte circa la guida della Commissione Adozioni Internazionali, oggi responsabilità della ministra per la Famiglia Eugenia Roccella – ha espresso l’intenzione di rivedere la normativa sulle adozioni per renderle più veloci e meno costose. L’obiettivo è quello di includere anche le coppie eterosessuali stabilmente conviventi nelle adozioni internazionali, in un contesto in cui si registra un calo delle adozioni internazionali dovuto anche a conflitti globali
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