Adl sceglie giallorosso, a Napoli dopo Spalletti ecco Rudi Garcia
Rudi Garcia ai tempi della Roma
A volte ritornano, il nuovo allenatore del Napoli sarà Rudi Garcia. Aurelio De Laurentiis ha finalmente scelto l’erede di Luciano Spalletti. E, come il suo predecessore, anche il primo tecnico francese della storia degli azzurri è un ex “lupacchiotto” giallorosso. Garcia, in riva al Golfo, ambisce a prendersi la rivincita. Alla guida della Roma, infatti, ha centrato per due volte consecutive il secondo posto in campionato prima di finire esonerato, a gennaio 2016, e sostituito proprio dall’allenatore di Certaldo che ha regalato a Napoli e Adl la soddisfazione, a lungo attesa, del terzo scudetto.
Il presidente del Napoli è riuscito, anche stavolta, a depistare tutti. Nella serata di ieri ha annunciato, via Twitter, il vincitore del suo personalissimo show, a metà tra il casting hollywoodiano e il reality. In Francia davano ormai per fatto l’accordo tra Adl e Christophe Galtier, tecnico in uscita dal Paris Saint Germain. In Italia, invece, nei giorni scorsi si era parlato con tanta insistenza dell’approdo a Castelvolturno di Paulo Sousa, attuale allenatore della Salernitana. Che, infuriata, ha iniziato a guardarsi attorno alla ricerca di un sostituto. Non prima, però, di aver esercitato la clausola per il rinnovo automatico, ponendo un ostacolo da 1,8 milioni alla firma tra l’ex mediano juventino e la società azzurra. Adl, invece, ha spiazzato tutti: “Ho il piacere di annunciare che, dopo averlo conosciuto e frequentato durante gli ultimi 10 giorni, il signor Rudi Garcia sarà il nuovo allenatore del Napoli. A lui il più sincero benvenuto e un grande in bocca al lupo”. Il mister gli ha replicato subito: “Che piacere sposare il progetto del Napoli. Che piacere tornare in Italia. Sono motivato e ambizioso ora come non mai per continuare a portare in alto i colori dei Campioni d’Italia”.
Rudi Garcia ha la fame di chi cerca una rivincita. Non solo per centrare quel successo che gli è scivolato tra le dita negli anni passati a Trigoria. L’allenatore, infatti, è reduce da un’esperienza non propriamente esaltante in Arabia, all’Al Nassr. Dove ha avuto il tempo di litigare, ferocemente, con Cristiano Ronaldo che ha esercitato tutto il suo potere di influenza sulla società per costringerla a giubilarlo già ad aprile scorso.
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