Addio Skype, Microsoft punta a far crescere Teams
Tra due mesi, il 5 maggio, chiuderà Skype. Microsoft, prossima a celebrare i suoi primi 5 anni, ha deciso lo stop della piattaforma di messaggistica nata il 29 agosto del 2003. Solo cinque anni fa Skype contava, nel marzo del 2020, 100 milioni di utenti attivi mensilmente e 40 milioni giornalmente ma aveva raggiunto il suo massimo picco intorno al 2013 con circa 300 milioni di utenti attivi. Il suo successo, per la possibilità di far uso di un servizio a pagamento che permetteva di effettuare chiamate a telefoni fissi, rende il programma competitivo rispetto ai costi della telefonia tradizionale, soprattutto per le chiamate internazionali e intercontinentali, potendo pure inviare sms a basso costo verso tutti gli operatori di rete mobile.
Microsoft aveva acquistato Skype Microsoft nel 2011 per 8,5 miliardi di dollari ma cinque anni dopo aveva subito lanciato Teams, il cui utilizzo si era rapidamente diffuso erodendo Skype, offrendo anche strumenti più avanzati e la gestione di riunioni e calendari, divenendo in poco tempo la piattaforma preferita dei remote worker in tutto il mondo.
Quattro anni, il calo nelle strategie di Microsoft. Due anni fa, il numero 36 milioni di utenti giornalieri per Skype, mentre Teams arrivava ad un boom di 320 milioni di utenti. in questo 2025, con la decisione della chiusura, la concentrazione unica di Microsoft, con risorse e investimenti, su Teams.
“La storia dell’informatica è una storia di continua evoluzione e il ritmo del cambiamento non è mai stato così rapido come in questo momento -ribadiva Microsoft qualche giorno fa – . Le capacità dell’intelligenza artificiale e altre innovazioni rivoluzionarie svelate negli ultimi anni mostrano il potenziale per trasformare radicalmente il nostro mondo e cambiare il modo in cui pensiamo e gestiamo tutti i servizi It”.
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