Addio a Carlo Mazzone, leggenda della panchina
Dall’Ascoli di Costantino Rozzi alla Roma di Francesco Totti e al Brescia di Roberto Baggio: addio a Carlo Mazzone. Il veterano degli allenatori della Serie A italiana è scomparso a 86 anni. Una vita intera dedicata al calcio. Da calciatore sfortunato, costretto a smettere troppo presto per via di un infortunio, a una lunga, lunghissima, carriera da allenatore che lo ha portato a diventare il recordman delle panchine. Ha vissuto intere decadi del calcio nazionale, attraversando ere del pallone. Ha lanciato campioni come Totti, ai tempi della “sua” Roma. Ha allenato Roberto Baggio, l’ultimo commovente e devastante Baggio di Brescia. Ai tempi delle rondinelle, la sua folle corsa sotto la curva atalantina al 3-3 è rimasta iconica.
Carlo Mazzone è stato allenatore ma anche istrionico personaggio di calcio. Il sor Magara. Ai tempi del Catanzaro quando giornalisti e tecnici, vedendo Palanca e soci allenarsi bene in vista dello scontro con la Juventus, gli ventilarono l’ipotesi che forse le aquile calabresi avrebbero anche potuto vincere contro i bianconeri: “Magara!”, cioè magari. Una battuta fulminante che tradiva l’orgoglio di chi viene dalla provincia e sa, rispettando tutti, di non dover temere nessuno. Una perdita per chi ama il calcio, specialmente quello di altri tempi. Un pallone che, proprio mentre inizia una nuova stagione di A, perde un altro dei suoi grandi, genuini, protagonisti.
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