Esteri

Accordo Israele-Hamas: perché l’annuncio ufficiale tarda ad arrivare

di Ernesto Ferrante -


L’accordo di cessate il fuoco a Gaza è stato di fatto raggiunto e non sarebbe nuovamente a rischio, ma il suo annuncio è stato ritardato a causa di divergenze sui meccanismi di attuazione. Lo ha detto all’agenzia di stampa Al-Araby Al-Jadeed un’importante fonte palestinese, secondo cui, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha tentato di sabotarlo e di ritardarne l’avanzamento all’ultimo minuto, insistendo affinché i soldati israeliani tenuti in ostaggio da Hamas fossero inclusi nella lista dei 33 ostaggi da rilasciare nella sua prima fase di attuazione.

Hamas, sulla cui posizione la Cnn aveva espresso qualche dubbio mentre la quasi totalità dei media dava per certo il via libera definitivo all’intesa, ha chiesto qualche ora in più per rivedere diverse clausole nella bozza dell’intesa, prima di presentare la sua risposta finale. La rete televisiva saudita Al Arabiya, ha citato fonti qualificate. I colloqui sarebbero ancora in corso.

Gli estremisti alzano la voce a Tel Aviv. Il ministro israeliano delle Finanze Bezalel Smotrich ha affermato che Israele si trova “in un momento critico e fatale” per la sua “sicurezza, il suo futuro e la sua esistenza”. “Ciò che mi sta di fronte è una sola cosa, che perseguo con timore reverenziale: come raggiungere tutti gli obiettivi della guerra. Una vittoria completa, la distruzione totale di Hamas, sia della sua ala militare che di quella civile, e il ritorno di tutti gli ostaggi”, ha dichiarato Smotrich.

Echi sinistri da Washington. “Appoggio il fatto che Israele distrugga ed uccida fino all’ultimo membro di Hamas”, ha tuonato Pete Hegseth, l’ex conduttore di Fox scelto da Donald Trump come ministro della Difesa, rivendicando di “sostenere in modo robusto lo stato di Israele e la difesa della sua esistenza”. Ed al senatore repubblicano Tom Cotton che gli ha chiesto di rispondere al dimostrante che all’inizio dell’audizione lo ha definito ‘cristiano sionista, ha replicato: “Non credo che sia una cosa cattiva, sono un cristiano ed un sionista, lei non si considera un cristiano sionista, senatore?”.

L’esercito israeliano ha reso noto che due soldati delle brigate Menasheh e Kfir sono rimasti gravemente feriti da un ordigno esplosivo a Qabatiya, vicino alla città di Jenin in Cisgiordania. Un terzo militare riservista della Brigata Kfir è rimasto leggermente ferito.

Sei persone sono state uccise in un attacco aereo nella zona di Jenin, in Cisgiordania, e diverse sono rimaste ferite, stando al ministero della Salute della Cisgiordania. Si tratta del primo attacco israeliano da quando l’Autorità Nazionale Palestinese ha avviato una repressione dei militanti in Cisgiordania il mese scorso.


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