Attualità

Accoltella i genitori e si ferisce: gravissimi padre e figlio

di Angelo Vitale -


Accoltella i genitori, poi tenta il suicidio, dramma familiare a Gagliole, in provincia di Macerata. Un 23enne, nel corso di una animata lite improvvisamente scoppiata con i suoi genitori, armatosi di un coltello si è scagliato contro di loro, ferendoli entrambi e poi portandosi il coltello alla gola in un chiaro tentativo di suicidarsi. Ora, sono tutti ricoverati in ospedali della regione, padre e figlio versano in condizioni ritenute molto gravi.

Il fatto nel primo pomeriggio, intorno alle ore 15, nel piccolo paesino della provincia marchigiana di Macerata: sotto choc i 500 abitanti. Il padre del giovane, 65 anni, un ex carabiniere, non è riuscito a trattenerne la furia dopo un’animata discussione che era scoppiata in casa, presente anche la madre 60enne. Sul posto, solo al termine del sanguinoso alterco, gli operatori sanitari del Servizio 118 e i carabinieri del Reparto operativo di Macerata e della compagnia di Camerino.

Il padre del 23enne, è stato ricoverato all’ospedale regionale di Torrette, dove versa in gravi condizioni e in prognosi riservata a causa delle numerose ferite provocate dai fendenti che gli sono arrivati al torace e all’addome nel tentativo di fermare il figlio deciso alla violenza contro entrambi i genitori. All’ospedale di Camerino, invece, è stata ricoverata la moglie, raggiunta da un’unica coltellata: le sue condizioni non sono gravi.

Il giovane, che ha perso molto sangue per le coltellate che si è inferto alla gola, era stato in via iniziale ricoverato a Camerino nello stesso ospedale ove è stata trasportata la madre. Poi, considerate le sue gravi condizioni, è stato trasferito nell’ospedale che vede ricoverato il padre.

Tutta la zona è stata delimitata, sul posto sono arrivati gli operatori della Scientifica per ricostruire con esattezza la dinamica dell’accaduto, mentre i militari dell’Arma hanno avviato le indagini sentendo parenti e conoscenti dell’intera famiglia. Dalle prime informazioni, non emergerebbero particolari dettagli sulla motivazione del gesto estremo posto in essere dal giovane, “un ragazzo tranquillo”.


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