Ambiente

Acciaio, il boom di Feralpi e il Paese alla sfida green

di Angelo Vitale -


“L’acciaio decarbonizzato, un settore nel quale le aziende italiane sono già all’avanguardia, ma occorre continuare a migliorare. Se l’Italia riuscirà ad avere prima degli altri Paesi una metallurgia e una siderurgia più decarbonizzate di altre, i prodotti italiani saranno più competitivi sia sui mercati Ue che su quelli esterni alla Ue”. Parole ed auspici di Riccardo Benso, presidente di Assofermet che riunisce oltre 450 trasformatori e distributori di acciaio, metalli e rottami.

Un mercato interno, quello dell’acciaio, oggi segnato da una forte incertezza causata dall’elevata inflazione, dall’aumento sempre più rilevante dei tassi di interesse e dalle persistenti conseguenze del conflitto russo-ucraino. Nonostante ciò, sono da registrare significativi risultati come quelli raggiunti dal Gruppo bresciano Feralpi che chiude un 2022 considerato “eccezionale” all’insegna di ricavi per 2,39 miliardi, in crescita del 24,4% rispetto a 1,92 miliardi del 2021 e del 93,6% sul 2020 e un risultato netto totale che sale a 334.210 milioni, un valore più che raddoppiato rispetto ai 152.130 milioni di euro del 2021. Numeri che hanno determinato la decisione di investimenti per 500 milioni fino al 2027 e che fanno dire al ceo Giuseppe Pasini di credere in punti di forza quali “la domanda crescente – soprattutto in alcuni mercati – di prodotti verdi e gli investimenti del Pnrr in infrastrutture in Italia”.

Acciaio, in Italia, significa da decenni l’ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia dopo l’ingresso di Invitalia in una partita che l’attuale governo vuole giocare fino in fondo, come ha confermato la recente decisione, in Parlamento, per un sostanziale via libera alla produzione, travalicando lo stretto perimetro dei lacci autorizzatori locali. Mai in discussione, secondo il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, la decarbonizzazione della produzione di Taranto. Che significa dieci milioni di tonnellate di acciaio l’anno, quasi la metà della produzione italiana. Nella cui casella c’è 1 miliardo del Pnrr, a riprova della volontà del governo di proseguire su questa strada.


Torna alle notizie in home