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Acca Larentia, alla commemorazione centinaia di braccia tese e saluti romani. Schlein annuncia interrogazione, dal M5S esposto in Procura

di Redazione -

Un post tratto dal profilo Instagram di Elly Schlein mostra una combo del video che mostra i saluti romani davanti la sede dell'ex MSI +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK


Una giornata di iniziative per commemorare i tre militanti del Fronte della gioventù Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, uccisi il 7 gennaio 1978 a Roma nella strage di Acca Larentia, diventa un caso che finisce in Parlamento.

Proprio ieri, giorno del 46esimo anniversario, vi è stata la consueta deposizione delle corone di alloro da parte del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e, per il Campidoglio, dell’assessore alla Cultura Miguel Gotor, nel piazzale dove c’è la targa ricordo. Tutto secondo i piani fino a quando, in un secondo momento, (con presidente e assessore già andati via) e in un luogo diverso da quello della commemorazione, centinaia di militanti si sono riuniti davanti alla ex sede del Msi, rispondendo “presente” e facendo il saluto romano.

A documentare il tutto sulla commemorazione di Acca Larentia un video di qualche decina di secondi, che fa il giro dei social,  che racconta quanto accaduto a Roma dopo le commemorazioni ufficiali delle autorità. Poi, in serata, il rito del “presente”, la “cerimonia” che i gruppi neofascisti dedicano ai loro caduti con centinaia di braccia tese che si levano verso l’alto quando appunto viene chiamato il “presente”.

Intanto, quello di Acca Larentia diventa un caso ed entra subito nel dibattito politico. La segretaria del Partito Democratico ha annunciato una interrogazione Parlamentare, per chiedere spiegazioni al ministro Piantedosi su quanto accaduto. “Roma, 7 gennaio 2024. E sembra il 1924. Presenteremo un’interrogazione al ministro Piantedosi, quel che è accaduto non è accettabile. Le oganizzazioni neofasciste vanno sciolte, come dice la Costituzione” ha scritto sui social.

Anche il Movimento 5 Stelle ha deciso di intervenire: il vicepresidente della Camera, Sergio Costa, presenterà un esposto alla Procura di Roma. “Vedere la foto di quanto accaduto è sconvolgente. Occorre immediatamente che il governo prenda posizione e risponda in maniera forte e decisa. Accanto alla necessaria risposta politica ci sia quella giudiziaria: la Digos ha identificato chi alla Scala ha gridato “Viva l’Italia antifascista”. Dov’è ora? Ha identificato chi ha salutato in stile littorio? Immagino non sia difficile farlo anche partendo dalle immagini. Mi aspetto che chiunque abbia ruoli apicali faccia sentire forte la propria voce il prima possibile”.


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