Abusi e Chiesa cattolica: a Bolzano in 60anni 67 casi di molestie sessuali su minori
Nuovo scandalo abusi nella Chiesa cattolica. In 60 anni si sono verificati 67 casi di molestie sessuali da parte di sacerdoti sui giovani parrocchiani della Diocesi di Bolzano e Bressanone. A svelarlo un report elaborato dallo studio legale Westpfahl-Spilker-Wastl di Monaco di Baviera, su incarico della stessa Diocesi. Nel dossier sono riportati tutti i terribili abusi commessi da 24 preti su 59 vittime, tutte protette dall’anonimato, tra il 1963 e il 2023. Tra questi il “caso numero 5” è considerato al limite perché il “prete pedofilo” ha agito “indisturbato” dal primi anni Sessanta, quando ha commesso il suo primo atto esecrabile ed è stato trasferito, fino al 2010, anno in cui è stato del tutto escluso dall’attività pastorale. Si è trasformato in una tragedia ferale, invece, il “caso numero 15”, che vede protagonista un altro sacerdote che, nonostante le proteste dei fedeli, non ha provato vergogna nel celebrare i funerali di un suicida, che era stato una sua presunta vittima.“Va rilevato”, spiega il report, “che questi fatti erano noti ai vertici diocesani, per la gran parte (43 per cento), già prima del 2010 e che la teoria degli “autori isolati” o “delle pecore nere” frequentemente sostenuta “non ha mai avuto sostanza”. Il dossier ha appurato che l’età media dei preti pedofili è tra i 28 e 35 anni, mentre quella delle vittime tra gli 8 e i 14, poco più del 50 per cento di sesso femminile. Alla presentazione era presente anche il vescovo Ivo Muser. Per quanto apra un nuovo scandalo nella Chiesa, lo studio commissionato dalla Diocesi rappresenta l’impegno a estromettere dal sacerdozio chi si macchia di questi gravi reati.
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