Attualità

Abusi anche sessuali in una casa di riposo: tre arresti

di Angelo Vitale -


Malnutriti, legati al letto, maltrattati, abusati, in un caso pure violentati sessualmente, succedeva questo fino allo scorso mese di ottobre ai 21 ospiti di una casa di riposo di Latera, un paesino di poco più di 700 abitanti del Viterbese: tre operatori sanitari sono stati arrestati dai carabinieri una indagine che ha previsto anche l’acquisizione di filmati raccolti dalle telecamere installate dai militari nella struttura.

I tre sono accusati di aver maltrattato e abusato gli anziani ospiti di una casa di riposo in provincia di Viterbo. Tre loro colleghi sono stati sospesi dal servizio al termine di una indagine, avviata nella primavera del 2024 e originata dalle rivelazioni all’Arma – stazione di Capodimonte – da parte di alcuni ex operatori della struttura.

Il procuratore di Viterbo, Paolo Auriemma, a coordinare le indagini partite nove mesi fa, il pm Flavio Serracchiani a disporre gli accertamenti dei carabinieri di Montefiascone e dei Nas di Viterbo, consistiti anche nella intercettazione dei dialoghi svoltisi all’interno delle camere di pernottamento. Ne è emerso un quadro allarmante di “vessazioni psicologiche e aggressioni fisiche”. Sei le ordinanze di applicazione di misure cautelari (tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e tre di sospensione dall’esercizio delle funzioni, un anno per due indagati, sei mesi per un altro) mentre un settimo operatore risulta indagato a piede libero.

Particolarmente aberrante il caso della violenza sessuale praticata ripetutamente ai danni di un’anziana degente: un operatore la assillava con frequenti approcci sessuali, la toccava nelle parti intime, arrivando perfino a molestarla sessualmente con un bastone, perfino in un’occasione mentre la donna era legata al letto e non se ne poteva sottrarre.

Indagini che proseguono ora per accertare compiutamente la condotta degli operatori riguardo alle vittime spesso lasciate senza cibo e cui venivano somministrati farmaci ansiolitici o frequentemente sottoposte all’applicazione di strumenti di contenzione – fascette o bende – per tenerle legate al letto per ore.


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