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A Seoul c’è stata una gara di sonnellino pomeridiano

di Martina Melli -


Lo scorso 18 maggio a Seoul, in Corea del Sud, si è svolta una gara di sonno, anzi, di sonnellino pomeridiano, il famoso “power nap” di cui tanti magnati e imprenditori giurano di non poter fare a meno.
Così, un centinaio di cittadini sudcoreani, alcuni proprio in pijama, si sono sdraiati tutti insieme su materassini ad aria, hanno chiuso gli occhi e hanno partecipato a questa bizzarra gara volta a sensibilizzare l’opinione pubblica e i media sull’importanza del riposo in una nazione con la qualità del sonno tra le più basse al mondo.
Il “Power Nap Contest” si è tenuto presso l’Han River Park della capitale e ha visto una folla di persone “riposare in modo competitivo” per un’ora e 30 minuti.
Per mettere in difficoltà i partecipanti sono stati utilizzati vari escamotage come il solletico con le piume, i sussurri o il rumore delle zanzare.
Il vincitore è stato determinato in base alla maggiore differenza tra frequenza cardiaca basale e frequenza cardiaca media (indicativa del sonno profondo), monitorata ogni 30 minuti utilizzando un cardiofrequenzimetro da braccio.
L’organizzatore ha affermato che l’evento, oltre a voler stimolare un dibattito sulla qualità del sonno nel Paese e attirare attenzione sulla necessità di uno stile di vita più sano ed equilibrato, vuole anche essere spazio e occasione per le persone insonni o coloro che dormono poco deliberatamente di prendersi una meritata pausa.
“Il nostro Paese è noto per la sua società competitiva e l’importanza del sonno sembra essere sottovalutata”, ha detto Son Ji-hong, 24 anni, che si è presentato alla gara con un cuscino per il collo e occhiali da sole.
Secondo l’Assemblea nazionale della Corea del Sud, il Paese registra la durata media del sonno più bassa tra i Paesi Ocse (appena 7 ore e 41 minuti a notte) un dato significativamente inferiore alla media Ocse di 8 ore e 22 minuti.


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