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A Saviano la conta dei morti dopo la fuga di gas e il crollo: due bambini, la madre, la nonna

Una domenica iniziata nella tragedia a Saviano, in provincia di Napoli. Le grida per il terrore provocato dal crollo di una palazzina in via Tappia. Molto probabilmente per l’esplosione di una bombola di gas, l’edificio di due piani è collassato, il secondo piano definito “polverizzato” dai cronisti che arrivano nel paese. Le grida di terrore per una famiglia di cinque persone che abitava al primo piano, marito moglie e tre bambini. L’esplosione ha cancellato l’abitazione al secondo piano, la nonna dei primi bambini ritrovati cadaveri sotto le macerie – una bambina di 4 anni e il fratellino di 6 anni – , mentre i soccorritori impongono il silenzio per risalire alle tracce dei lamenti del padre e di un bambino di due anni che vengono ritrovati poi ancora in vita: il padre è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Cardarelli di Napoli per le lesioni riportate e le ustioni che avrebbero aggredito il 40% del suo corpo, il bambino è il superstite che sta meglio, lo seguono i sanitari dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli.

Sul posto per i soccorsi carabinieri e vigili del fuoco, squadre di unità cinofile e volontari. Il ricordo del ministro della Protezione Civile Nello Musumeci va al tragico bilancio della tragedia di Ravanusa del 2021: la notte dell’11 dicembre, un sabato, una zona di circa 10mila metri quadrati fu devastata da un’esplosione causata da una fuga di gas metano, causando il crollo di decine di palazzine, un centinaio di sfollati e la morte di 9 persone, una delle quali portava in grembo un bambino che sarebbe dovuto nascere dopo pochissimi giorni.

Nel pomeriggio, a Saviano il ritrovamento del corpo senza vita della madre dei bambini morti sotto le macerie. Inizialmente confuso, mentre si scavava, con il probabile corpo della nonna. Alle 18 circa, mentre comincia a calare il buio, si scava ancora alla ricerca del cadavere della nonna. Dal suo appartamento, il via dell’esplosione che ha cancellato quasi tutta una famiglia.