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A processo il mostro della Bretagna: in 25 anni ha abusato di 299 bambini

di Dave Hill Cirio -


Joel Le Scouarnec è un ex medico chirurgo francese, attualmente in carcere, accusato di aver commesso abusi sessuali su centinaia di minori durante la sua carriera. il mostro della Bretagna. Le accuse includono stupri e aggressioni sessuali su 299 bambini, principalmente pazienti, tra il 1989 e il 2014, spesso mentre erano sotto anestesia.

Oggi il via al suo processo a Vannes, in Bretagna. Le Scouarnec, 74 anni, ha ammesso la sua responsabilità nella maggior parte degli stupri e delle violenze sessuali di cui è accusato.

Il processo riguarda 111 stupri e 189 aggressioni sessuali aggravate, con 158 vittime maschili e 141 femminili. L’età media delle vittime all’epoca dei fatti era di 11 anni.

La preparazione del processo ha richiesto due anni e tutti gli esperti e gli osservatori propendono per una previsione che individua la sua durata in almeno quattro mesi in un’aula speciale allestita appositamente per ospitare le udienze. Oltre 200 persone si sono costituite parti civili, 65 avvocati saranno impegnati nelle prossime settimane per assistere le vittime durante le udienze. E circa 300 giornalisti sono stati accreditati per seguire il dibattimento.

Le Scouarnec era un medico chirurgo assai conosciuto e rispettato nel comune di Jonzac. La sua carriera era però già stata segnata da precedenti condanne per possesso di materiale pedopornografico e stupro, nel 2020 era stato riconosciuto colpevole e condannato a 15 anni di reclusione per stupro e abusi sessuali su quattro minori.

Una vicenda che in questi anni ha sollevato numerosi interrogativi sulla mancata denuncia dei crimini da parte di colleghi e familiari, nonché dirigenti dell’ospedale che erano a conoscenza delle prime condanne di Le Scouarnec, ma non hanno agito per fermarlo.

Numerose le testimonianze a suo carico, ancor più eclatanti e ai limite dell’orrore le prove che lo inchiodano.

In casa sua sono stati trovati dei quaderni scritti a mano – divenuti sui media “i quaderni neri” – in cui l’uomo ha descritto storie pedopornografiche per un periodo di trent’anni, quaderni che contengono perfino dettagli grafici degli abusi commessi sui minori. Dalle perquisizioni, emersi pure dischi rigidi contenenti oltre 300mila file, alcuni dei quali estremamente violenti, insieme a fotomontaggi realizzati a partire dalle fotografie che aveva scattato ai bambini. Nonché bambole e oggetti sessuali, bambole gonfiabili delle dimensioni di bambini, cui erano attaccati vari gadget e oggetti sessuali.

Il medico mostro della Bretagna si è descritto come un “esibizionista, voyeur, sadico, masochista, scatologo, feticista, pedofilo”. Il suo avvocato Thibaut Kurzawa, ha dichiarato fuori dal tribunale: “Aspetta di essere giudicato, di esprimersi, di dire ciò che ha da dire a ciascuna delle sue vittime. Fin dall’inizio è stato pronto ad affrontare la realtà, ad accettare le sue responsabilità”.

All’esterno dell’aula, decine di donne protestano innalzando striscioni contro gli abusi sessuali. In aula, già oggi, alcune delle sue vittime. Nel 2017, il suo primo arresto, denunciato da un bambino di 6 anni suo vicino di casa. Tra le sue vittime, anche due sue nipoti.


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