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A Mirabella Eclano il G7 tra storia, sapori e tradizioni

di Angela Arena -


Le aree interne della Campania hanno rappresentato lo scorso 3 ottobre uno dei temi principali, insieme a quello della sicurezza degli scenari internazionali, su cui si è incentrato il G7 dei Ministri degli Interni, svoltosi in una blindatissima Mirabella Eclano. G7 presieduto dal ministro Matteo Piantedosi che proprio in terra irpina ha le sue origini: l’appuntamento, cui hanno preso parte i colleghi di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti è stato anche un’importante occasione di valorizzazione e promozione di questo territorio posto a cavallo tra la provincia di Avellino e Benevento, drammaticamente segnato e noto alle cronache per il terremoto del 1980. Ad ospitare l’evento non poteva che essere la splendida location di Villa Orsini, sontuosa dimora storica del XVIII secolo che prende il nome da Filippo Orsini, ultimo feudatario di Mirabella, nonché 7° Principe di Solofra e 16° Duca di Gravina in Puglia che la fece edificare sul sito di un’antica domus romana e che, a distanza di secoli, con i suoi salottini, arredamento d’epoca e suppellettili antiche, conserva ancora intatto tutto il suo splendore originario. Oltre alle eccellenze gastronomiche tipiche dell’Irpinia nel ricco menù dello chef Nino di Costanzo – a base di porcini, tartufo e agnello – le delegazioni hanno potuto apprezzare anche la bellezza paesaggistica di questi luoghi ricchi di preziose testimonianze storiche che ne farebbero risalire la presenza dell’uomo all’età del rame, benchè l’antica Aeclanum, fu fondata solo nel III secolo a.C. dai Sanniti-Irpini nei pressi dell’odierno Passo di Mirabella.

Nella località Madonna delle Grazie sono stati rinvenuti i resti di un villaggio capannicolo e di una necropoli scavata nel tufo, ma non sono gli unici reperti nella zona: in prossimità dello stesso Comune di Mirabella Aeclanum, sorge parco archeologico laddove sono presenti reperti di età imperiale oltre a una grande domus privata in stile pompeiano databile intorno I secolo a.C. Questo piccolo centro passò, nell’89 a.C., nelle mani dei Romani e fu un importante polo commerciale attraversato dalla Via Appia, la prima vera arteria autostradale della storia, di recente entrata nella lista UNESCO. Tuttavia, il suo sviluppo economico subì una brusca battuta d’arresto nel 662 d.C, quando fu distrutta e saccheggiata dai Bizantini dopo essere stata annessa in epoca longobarda al Ducato di Benevento: riedificata dai Normanni sotto il nome di Acquaputida, solo nel 1340 assunse l’attuale toponomastica di Mirabella a cui, nel 1862 fu aggiunta Eclano.


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