Ambiente

A Milano una maxi cornice green di Wally per la pubblicità

di Angelo Vitale -


A Milano un eco-murale realizzato da Wally, artista di strada di fama internazionale del team Orticanoodles, un’installazione che si riempie di enormi foglie dipinte e diventa cornice nel quale inserire le affissioni pubblicitarie. E’ il nuovo impianto di Acone Associati in via Canonica 25, la raffigurazione di uno scorcio di natura che godrà, come gli altri impianti dell’azienda, della tecnologia fotocatalitica di REair in grado di abbattere gli inquinanti presenti nell’aria migliorandone significativamente la qualità. E quindi nella strada i 170 mq di superficie del muro attiveranno una reazione equivalente a quella ricavabile dalla piantumazione di circa 62 alberi e contribuiranno ad abbattere fino a 26 kg di ossidi di azoto (NOx) per anno corrispondenti alle emissioni annue di 36 automobili Euro6 benzina, a questi si andranno ad aggiungere, per ogni esposizione pubblicitaria, ulteriori 70 mq di applicazione del trattamento. Un modo di utilizzare le superfici dei centri storici come strumenti di valore per il benessere collettivo. Un gesto concreto per aiutare Milano ad essere “ancora più moderna e vivibile – dice il ceo Vincenzo Acone – ribadendo la responsabilità che avvertiamo nei confronti della collettività”.

Quella di via Canonica è la prima realizzazione di Oohltre, il progetto green e permanente di Acone Associati che accelera l’iniziativa già avviata dotando del dispositivo REair ogni sua installazione: circa 28.575 mq di allestimenti, pari ad un abbattimento annuo di 3.086 kg di NOX, all’eliminazione di 4.286 Auto euro6 benzina e ad una piantumazione di 7.405 alberi.

Questa volta, all’opera con Acone Wally di Orticanoodles, volto da tempo noto nel panorama artistico milanese e affermatosi pure a Parigi, Londra, Pechino e Rio de Janeiro, che così ha commentato l’iniziativa: “Il messaggio è chiaro: la natura stessa è un’opera d’arte, capace di ispirare, emozionare e sorprendere con la sua originalità e armonia. Attraverso questo gioco di prospettive, lo spettatore è chiamato a riscoprire il valore estetico della natura, spesso trascurato nella vita quotidiana. La cornice diventa così un simbolo della nostra percezione: basta cambiare il punto di vista per riconoscere l’arte che ci circonda”.


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