A Gorizia nelle stanze di Carlo X e tanto altro
Di Gorizia si parla sempre poco, eppure tra pochi mesi con Go 2025 saremo tutti lì a goderci la Capitale della Cultura senza averla conosciuta a sufficienza per poter girare senza navigatore. O senza averne assaporato, anche in versione short, la quotidianità. Eppure la città di confine dove il confine si attraversa da un centro all’altro senza quasi accorgersene è uno scrigno di storia, cultura e tentazioni, che merita una visita e anche più di una, senza dover attendere che siano gli eventi a giustificare un viaggio. Architetture di tutte le epoche, giardini all’italiana, palazzi storici che nascono androni che si aprono su parchi e giardini e un distretto del commercio attivo e ricco di iniziative la rendono una città a cavallo tra le epoche eppure contemporanea quanto basta da cui lasciarsi affascinare ad ogni angolo di strada. Non è un caso, infatti, che la Friuli Film Commission ne faccia largo uso per ambientare film, fiction e serie televisive da ogni nazione in quello che è un set naturale già belllo così.
La mia prima esperienza è stata durante le riprese di M. Il Figlio del Secolo, convocaato da mezzanotte alle quattro di mattina, quando la città dorme e si scopre nel buio e nel silenzio. Secondo atto, durante Gusti di Frontiera, kermesse enogastromica che richiama 350 stand da 45 Paesi del mondo in una quattro giorni di eventi e degustazioni di cibi e vini eccellenti. Due estremi, due anime differenti. Che è un po’ lo spirito del luogo, che ha fatto di una pluralità culturale che non va mai a discapito dell’identità del posto, la sua particolarità. Di Gorizia ci si innamora, non è difficile. Basta conoscerla. Io ho poggiato la valigia sul letto del Grand Hotel Entourage, un 4 stelle ospitato nell’incantevole Palazzo Strassoldo, costruito nel 1481 nel cuore del centro storico di Gorizia, ai piedi del colle del Castello. Residenza dei Conti Strassoldo per secoli, è stato per nove anni sede della Corte Reale di Carlo X in esilio a Gorizia. Difficile resistere ai profumi dei vini del Collio, celebrati nell’intima vineria “Il Vinattiere di Chambord” ed alla tradizione culinaria regionale, riscoperta in tutta la sua autenticità nel raffinato ristorante “Il Bearnese” sotto le volte del Cinquecento. 40 camere full optional, ristorante e vineria recuperano il glorioso passato dei Borboni. Il Grand Hotel Entourage è un albergo che ha saputo abbinare un lontano passato con le esigenze moderne e attuali di chi viaggia per piacere o per business. Il Salone d’onore “Carlo X”, di circa 150 mq. può accogliere anche più di 100 ospiti al primo piano dell’albergo, è stato progettato per consentire in una cornice storica e di ricercata eleganza lo svolgimento di avvenimenti e manifestazioni culturali, così come convegni, assemblee sociali, concerti, mostre di pittura, banchetti. Un ambiente unico ed esclusivo che conserva l’originale pavimento in rovere calcato dalla famiglia reale dei Borbone di Francia, dove il piacere di una location di così alto pregio stimola quello dell’ascolto. La macchina si può parcheggiare e perdersi, sapendo di ritrovare facilmente la strada, nelle tante vie del centro, tra architetture sapientemente recuperate e riportate in gloria e vetrine di negozi, wine shop (il vino qui come in tutta la regione Friuli Venezia Giulia non manca mai) , librerie, botteghe storiche, musei e gallerie. In un concerto tra storia e contemporaneità che trova sempre nella convivialità di ristoranti, caffé e locali un trait d’union che fa sì che la noia risieda altrove.
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