Esteri

A Gaza non ci sono più ospedali funzionanti

di Ernesto Ferrante -


Le forze di difesa dello Stato ebraico (Idf) hanno arrestato il direttore dell’ultimo ospedale principale funzionante nel nord di Gaza. “Le forze di occupazione hanno portato decine di membri del personale medico dell’ospedale Kamal Adwan in un centro di detenzione per interrogarli, compreso il direttore, Hossam Abu Safiyeh”, ha dichiarato il ministero della sanità dell’enclave palestinese in un comunicato. Anche la protezione civile locale ha confermato la notizia.

La popolazione civile della Striscia di fatto non può più ricevere cure mediche. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato infatti che la struttura è “fuori uso” dopo i raid dell’esercito israeliano.

Le truppe di Tel Aviv, stando alla parte palestinese, “hanno dato fuoco a tutti i servizi chirurgici” del centro. Venerdì mattina, ospitava circa 350 persone, tra cui 75 feriti e malati, oltre a 180 membri dell’équipe medica. Centinaia di uomini e donne che vivevano nelle vicinanze sono stati “costretti a rifugiarsi nella scuola Al Fajura e nell’ospedale indonesiano” di Jabaliya.

“L’attacco di venerdì contro l’ospedale Kamal Adwan ha messo fuori servizio l’ultima grande struttura sanitaria nel nord della Striscia” situata a Beit Lahia, ha denunciato l’organizzazione sul suo profilo X.

“Le prime notizie indicano come alcune parti chiave dell’ospedale siano state gravemente incendiate e distrutte durante il raid. 60 membri del personale e 25 pazienti sono in condizioni critiche”, ha spiegato l’Oms.

Le Idf hanno descritto l’ospedale come una “roccaforte delle organizzazioni terroristiche usata come nascondiglio”. I militari hanno sottolineato di essersi mossi sulla base di informazioni ricevute dall’intelligence.

Hamas “ritiene l’occupazione pienamente responsabile della vita dei pazienti, dei feriti e del personale medico”. “Le menzogne del nemico sull’ospedale, hanno aggiunto i miliziani islamisti, mirano a giustificare l’abominevole crimine commesso dall’esercito di occupazione che ha evacuato e dato fuoco a tutti i servizi dell’ospedale come parte di un piano di sterminio e di trasferimento forzato”.

Il bilancio totale delle vittime è salito a 45.484, hanno fatto sapere le autorità della Striscia.


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