A conti fatti – Quanto ci costa la stangata Ue sul debito
Tutto come (ampiamente) previsto. Dopo la grancassa elettorale, mentre ancora fervono trattative e discussioni per disegnare la Commissione che verrà, l’esecutivo Ue ha stangato l’Italia inserendola nel novero dei Paesi che saranno sottoposto a una procedura di infrazione per eccessivo deficit. Come già si sapeva da mesi. Nel “gruppo” dei cattivi siamo in ottima compagnia dal momento che ci sono anche Francia e Belgio. Ora occorrerà stringere la cinghia e ridurre la spesa di (almeno) 11-13 miliardi l’anno per sette anni. In modo da rientrare nei parametri di sostenibilità previsti dal nuovo Patto di Stabilità. Ma il ministro Giorgetti ha già un piano: stop al modello “Lsd” (lassismo, sussidi e debito), più attenzione alla spesa e agli investimenti. Il taglio al cuneo fiscale non sarà messo nemmeno in discussione e si farà.
A Roma il futuro dell’agricoltura globale. Si è tenuto presso la sede romana della Fao il meeting annuale dell’Organizzazione mondiale degli agricoltori. Da ogni parte del globo si sono riversati nella Città Eterna esperti, contadini e rappresentanti delle cooperative che si sono confrontati con istituzioni governative, università, enti di ricerca, banche e finanziatori. “Un dialogo politico e globale sul cibo e l’agricoltura”, ha dichiarato il presidente del Wfo Arnold Puech d’Alissac. Temi che, tra guerre e crisi globali, si stanno riprendendo il ruolo, centrale, che spetta loro.
We are the Champions, anche nei conti. La musica fa girare la testa come i numeri che la accompagnano: per acquisire il catalogo dei Queen, Sony ha speso qualcosa come un miliardo di sterline, pari a 1,18 miliardi di euro. La multinazionale giapponese s’è accaparrata (anche) i diritti sul brand della band fondata da Freddie Mercury, Brian May e Roger Taylor. Si tratta di una somma pari a quasi il doppio di quella investita per il catalogo di Michael Jackson (600 milioni di dollari) e di Bruce Springsteen (mezzo miliardo).
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