A Conti fatti – Le uova di Chiara, dona e sana tutto
Chiara Ferragni posa con le uova di Pasqua di Giochi Preziosi in una immagine pubblicata sul profilo Instagram di Giochi Preziosi +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ +++NO SALES; NO ARCHIVE; EDITORIAL USE ONLY+++ NPK
Chiara Ferragni alza bandiera bianca: dopo aver rinunciato al ricorso contro la sanzione Antitrust sul caso Pandori, paga 1,2 milioni di euro all’impresa sociale “I Bambini delle Fate” nell’ambito della querelle legata alle ormai famigerate Uova di Pasqua. La stessa influencer ci ha tenuto a precisare di aver pagato “una donazione” e non una sanzione. Con il contributo economico, come ha affermato la stessa Ferragni, le sue società (e cioè Tbs Crew e Fenice) “si assumono l’impegno della separazione totale delle operazioni commerciali dalle attività benefiche”. Che, promette l’ex reginetta dei social e della moda, “comunque non smetteremo di fare”. Con la donazione si chiude l’istruttoria avviata sul caso dall’authority ma il dibattito rimane aperto. Almeno tra i consumatori. Che si dividono. Da un lato il Codacons che, seppellita l’ascia di guerra con l’ex marito Fedez, applaude alla scelta dell’Antitrust di “sostituire le sanzioni con le donazioni”. Dall’altra l’Unione nazionale dei consumatori che deplora l’esito della vicenda e chiede che finisca l’era “dei patteggiamenti” di fronte dell’autorità garante.
Una festa a lungo attesa, quella delle nozze tra Ita e Lufthansa. Per il ministro Giancarlo Giorgetti si è trattato di un “grande successo, italiano, tedesco ed europeo” che metterà fine a uno dei capitoli (di spesa) più lunghi e costosi della storia recente del Paese. Quello, appunto, legato alla compagnia di bandiera. Per il closing, dopo l’ok dall’Antitrust Ue, ci saranno quattro mesi di tempo. Intanto, dopo aver rassettato gli slot di Linate, il Mef e Lufthansa, soci del capitale Ita, saranno chiamati a comporre il nuovo Cda (cinque posti per Giorgetti, due per i tedeschi). La scelta dell’ad sarà il primo nodo nonché il primo segnale per comprendere se il matrimonio, tanto atteso e sospirato, durerà davvero a lungo.
La Corte di Cassazione “inguaia” i fratelli Elkann. I giudici hanno confermato la validità del sequestro di documenti, disposto dalla Procura di Torino ed eseguito dai militari della Guardia di Finanza, a carico di John e dei fratelli Elkann nell’ambito dell’indagine dei magistrati sul caso legato all’eredità del nonno Gianni Agnelli. La terza sezione penale ha disposto la parziale validità del primo sequestro (a febbraio) e la totale validità del secondo (avvenuto a marzo). Le indagini vertono su ipotesi di reati tributari e di truffa aggravata.
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